Alunni con disabilità: la visita dolce alla Pasticceria di Seregno

Visita didattica degli alunni con gravi disabilità dell'istituto Rodari al laboratorio della Pasticceria di via Montorfano di Clelia e Oscar Provasio
La visita alla Pasticceria di Seregno

“Piccoli pasticceri crescono”, è il titolo della visita didattica effettuata dalla sezione di  alunni con gravi disabilità dell’istituto comprensivo Rodari di via Pacini di Seregno, al laboratorio della Pasticceria di via Montorfano. Ad accogliere gli alunni, accompagnati dalle insegnanti Valentina Lo Moro e Valentina  Ricci, assieme ad alcuni genitori, c’erano  i titolari Clelia e Oscar Provasio.

Alunni in Pasticceria: hanno confezionato un dolce

Una visita che ha entusiasmato gli alunni in quanto hanno avuto modo mettere le “mani in pasta” manipolando farina e uova creando un vero e proprio impasto tanto da confezionare un dolce.  “La visita ad un laboratorio rientra nel percorso di comunicazione aumentata– ha spiegato la coordinatrice della sezione speciale, la psicologa Debora Colciago– sull’argomento  abbiamo  realizzato un libro scritto in Caa (comunicazione alternativa aumentativa) che tra i diversi  contenuti ha proprio il lavoro di pasticceria e altri argomenti basati sulla multisensorialità, portato a termine a seguito di esperienze di attività sia all’interno della scuola che all’esterno con obiettivo il gusto, tatto, olfatto e vista. Un libro definito all’interno della progettazione educativa individuale all’interno della programmazione annuale”.

In pasticceria a Seregno; “Una esperienza stimolante”

Del resto il comprensivo Rodari è sede della scuola Polo per l’inclusione della provincia di Monza e della Brianza, con il progetto “fuori sportello” ampliato anche all’autismo. “E’ stato un piacere avere tra noi questi ragazzi– hanno detto i titolari della pasticceriaabbiamo regalato loro alcune ore di gioia e soddisfazione che gli abbiamo letto in volto. Vivere un’esperienza fuori dalle mura scolastiche li ha  tonificati e gratificati, ma anche per noi è stata un’esperienza importante che ci ha fatto bene, riflettere e pensare. Le nostre porte sono sempre aperte per altre esperienze da offrire a questi ragazzi”.