Varedo, nuova beffa per il caso “auto fantasma” Antonini

Udienza del processo per i fratelli Giuseppe e Mauro Antonini slittato di altri tre mesi per la riforma Cartabia
Protesta a Monza autosalone Antonini Varedo
Protesta a Monza autosalone Antonini Varedo Marco Mologni

Non si sono mai arresi e nemmeno questa volta getteranno la spugna. Ma la doccia fredda che hanno ricevuto giovedì 19 gennaio in tribunale a Monza è di quelle davvero dure da accettare. Sì, perché se i beffati – dopo un’attesa che dura dal lontano 2017 ormai contavano i giorni, ora la prospettiva – peraltro sempre piuttosto incerta – di rientrare in possesso dei loro soldi si allontana ancora. Di tre mesi. Pochi, di fronte a un’attesa di anni. Ma l’illusione di essere ormai giunti alla meta rende il boccone davvero amaro. Questa volta, ad allungare ulteriormente i tempi della Giustizia si aggiunge la riforma Cartabia.

Caso Antonini di Varedo, udienza slitta di altri tre mesi

Inutile dunque – almeno dal punto di vista economico – che la Procura abbia chiesto una condanna per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata 7 anni di reclusione (in aggiunta alla precedente condanna di 3 anni per bancarotta fraudolenta) per i fratelli Giuseppe e Mauro Antonini ritenuti gli amministratori di fatto. L’udienza, slittata a venerdì 20 gennaio, ha subito un ulteriore aggiornamento di altri 90 giorni.

Caso auto fantasma a Varedo, i clienti aspettano rimborsi dal 2017

Peccato che i circa 80 clienti della concessionaria Antonini stiano aspettando i rimborsi da sei anni. Le indagini della guardia di finanza della compagnia di Seveso erano iniziate alla fine del 2017. Le auto venivano messe in vendita a prezzi di mercato. Ma agli acquirenti veniva proposto di applicare adesivi pubblicitari per avere un rimborso allettante. Ai clienti però non sarebbero arrivati alla fine né l’auto, né il rimborso né tantomeno le somme pagate. Fino all’epilogo del fallimento. I due fratelli erano stati arrestati nel 2019.