Un momento particolarmente emozionante è stato vissuto nel pomeriggio di lunedì dal personale della primaria Rodari di Seregno, sezione gravi disabilità, al centro delle cronache nei giorni scorsi per un grave furto subito. Stavolta la cronaca scalda i cuori.
È stata ricordata l’alunna Giada Franco, deceduta lo scorso 1 ottobre e che proprio lunedì 24 gennaio avrebbe compiuto 14 anni. Ha frequentato la sezione di via Pacini per sette anni. Per l’occasione la dirigente Fiorella Mancuso con la coordinatrice della sezione Dva, la psicologa Deborah Colciago, hanno promosso una breve cerimonia.
In memoria di Giada è stata messa a dimora una pianta di ulivo quale simbolo di unione “come se lei fosse presente ancora in questa scuola – ha detto la dirigente – e l’ulivo ci indicherà ogni giorno che lei è sempre con noi”.
Dopo il lancio di palloncini bianchi e rosa, sono state spente le 14 candeline sulla torta distribuita a tutti i bambini che frequentano le classi della “speciale” .
Alla cerimonia hanno assistito i genitori di Giada, mamma Lucia Verditto e papà Domenico con la sorella Carola, 9 anni, che voluto ricordare Giada quand’era al mare a Cervia Pineralla: “lei rideva sempre, le piaceva la musica, soprattutto i motivi interpretati da Raffaella Carrà. Io la facevo divertire ballando assieme”.
Ai genitori è stato donato anche un certificato dell’associazione “Online star register” in cui si attesta l’attribuzione nella costellazione dell’acquario di una stella a nome Giada con le coordinate “ RA20h43m57.11-13°51553 dec 11.17 mag”.
Giada Franco era deceduta il 1 ottobre 2021 all’ospedale San Gerardo di Monza a pochi giorni dal suo ricovero, il 28 settembre. Dimessa la mattina del 1ottobre aveva dovuto far ritorno in ospedale verso sera a seguito di complicanze respiratorie e un rapido peggioramento delle condizioni. Giada era residente a Lurago d’Erba, ed era affetta da sindrome Ring14, un’alterazione a carico del cromosoma 14 che acquista una conformazione ad anello.
“Desideriamo ringraziare la direzione, la coordinatrice, tutti gli insegnanti della Rodari e il comitato genitori di questo istituto – hanno detto i genitori – per l’attenzione e la sensibilità avuta nei confronti di nostra figlia che è rimasta nel vostro cuore. Un altro ringraziamento lo rivolgo anche al reparto di genetica dell’ospedale san Gerardo di Monza per come hanno seguito nostra figlia nei pochi giorni di degenza”.