Rider grave in incidente, la Cgil: “La strada, rischio per i lavoratori”

La Cgil Monza e Brianza all'indomani dell'incidente di Usmate Velate con un rider gravemente ferito denuncia gli infortuni sulle strade.
Rider delivery - Immagine di frimufilms su Freepik
Rider delivery – Immagine di frimufilms su Freepik

La strada mette a rischio i lavoratori tutti i giorni“. Sia negli spostamenti quotidiani sia durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Lo dice la Cgil Monza e Brianza all’indomani dell’incidente di Usmate Velate in cui un rider trentenne è rimasto gravemente ferito: amputato a una gamba dopo essere stato investito da un’auto.

Rider grave in incidente, la Cgil: i dati

Secondo i dati Cgil sono state 2.773 nel 2021 le denunce di infortunio con mezzo di trasporto con cui si lavora (3.977 nel 2017); in aumento le denunce di infortunio con esito mortale, da 21 del 2017 a 26 del 2021.

Rider grave in incidente, la Cgil: “Per molti rider è una realtà caratterizzata dal lavoro a cottimo”

Esprimiamo profonda solidarietà al lavoratore ricoverato presso il San Gerardo, a cui è stata amputata una gamba. Stessa solidarietà la esprimiamo alla sua famiglia – commenta Giulio Fossati, segretario Cgil Monza Brianza – Esprimiamo profonda indignazione in quanto la macabra contabilità, dei malati, dei feriti e dei morti sul lavoro, continua inesorabile e questo 2023 inizia nel peggiore dei modi. Vanno ancora approfondite ancora tutte le dinamiche e caratteristiche del caso, ma dei rider si parla da tanto tempo, soprattutto della loro condizione di lavoro, che per molti è ancora una realtà caratterizzata dal lavoro a cottimo. Una condizione lavorativa che non può davvero essere considerata lavoro. Si parla della natura del rapporto di lavoro, la determinazione di una corretta paga e la trasparenza dell’algoritmo, per perseguire l’obiettivo del pieno riconoscimento dei cosiddetti diritti digitali”.

E poi: “I dati degli infortuni mostrano che il più grande cantiere in cui avvengono gli infortuni sul lavoro sono le strade. Una questione aperta che vede ogni anno infortuni gravi, meno gravi e mortali”.