Per ben 79 volte il suo furgone ha attraversato il casello senza pagare, tanto da accumulare un debito con la Società Autostrade da oltre 1.400 euro. E questo è certo. Meno pacifico è che al volante ci fosse proprio lui, un artigiano brianzolo, che per questo motivo è stato assolto dal tribunale di Verbania dall’accusa di insolvenza fraudolenta.
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A documentare tutti i passaggi “a scrocco” del furgone intestato all’artigiano ci ha pensato la Società Autostrade, parte civile nel processo. Accessi immortalati dalle telecamere della barriera autostradale avvenuti al casello Lago Maggiore della A26 tra dicembre 2014 e i primi mesi del 2015, tanto da accumulare pedaggi non pagati per 1.461 euro. Ma durante il dibattimento non è mai stato possibile provare che al volante del furgone ci fosse proprio il proprietario del mezzo che è stato quindi assolto.