La Polizia Provinciale di Monza e della Brianza ha sottoposto nuovamente a sequestro Asfalti Brianza dove sono stati violati i sigilli e fatti arrivare altri rifiuti speciali. Venerdì 24 febbraio le forze dell’ordine provinciale hanno chiuso la parte dell’ impianto dedicato al trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali posto nel territorio di Concorezzo al confine con Brugherio, nonché all’incirca 1000 metri cubi di rifiuti che erano accatastati in cumuli alti circa 10 metri.
Nuovo sequestro per Asfalti Brianza e i reati commessi
L’impianto era già stato precedentemente posto sotto sequestro preventivo e risultava comunque privo di autorizzazione provinciale ambientale. Inoltre, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i rifiuti speciali venivano miscelati con altri già presenti (in via teorica destinati allo smaltimento), così che il nuovo composto potesse essere utilizzato all’interno di costruzioni e pavimentazioni stradali. Di fatto il titolare, che avrebbe dovuto accedere all’area solo per eseguire quanto disposto dalla magistratura, ossia procedere a rimuovere i rifiuti già presenti, ha approfittato di tale autorizzazione per far giungere decine di camion di macerie e commercializzarle unitamente a quelle da smaltire obbligatoriamente. Il titolare dell’azienda è stato denunciato per violazione di sigilli e per illecita gestione di rifiuti speciali. Da anni la questione di Asfalti Brianza è al centro dell’attenzione tra problemi di esalazioni e liti legali dove i Comuni di Concorezzo, Agrate, Monza e Brugherio si sono costituiti parte civile.