I Comuni di Monza, Concorezzo, Agrate Brianza, Brugherio e l’associazione Legambiente in aula come parti civili all’udienza che si è tenuta nella mattina del 27 gennaio al Tribunale di Monza nel processo per reati ambientali che vede coinvolto il titolare dell’azienda Asfalti Brianza S.r.l., con sede a Concorezzo.
Processo Asfalti Brianza, obiettivo risarcimento
L’obiettivo – spiega Monza – è di tutelare la salute dei cittadini che per lungo tempo, si legge nell’atto, hanno subito “molestie olfattive e immissioni di sostanze in atmosfera” potenzialmente nocive e di ottenere il conseguente risarcimento del danno.
Processo Asfalti Brianza, la vicenda
Dopo numerose e prolungate segnalazioni dei residenti dei quattro comuni e l’intervento delle autorità sanitarie competenti in materia che avevano svolto le necessarie verifiche, il procedimento penale era stato avviato nel 2019 e aveva già portato alla sospensione delle attività dell’azienda che produce bitume fino alla sospensione della Autorizzazione Unica Ambientale, valida tuttora.
Il primo allarme era stato lanciato dal Comitato Sant’Albino che per anni aveva raccolto lamentele e dati.
Processo Asfalti Brianza, udienza rinviata a marzo 2023
Il Comune di Monza, rappresentato e difeso dall’Avvocatura dell’Ente ha depositato la propria dichiarazione di costituzione di parte civile, come formalizzato a metà dicembre, che è stata ammessa dal Giudice con un rinvio dell’udienza ai primi giorni di marzo 2023, quando il Pubblico Ministero potrà esprimersi in materia dei contestati reati ambientali.