Cinque aree asfaltate non aperte al traffico né destinate a parcheggi saranno trasformate in aiuole e spazi verdi: alberi e arbusti prenderanno il posto del bitume in quello che è il primo processo di depavimentazione di Monza.
Monza avvia la depavimentazione: progetto con Legambiente
Il progetto, che partirà da via Molise, sarà curato da Legambiente che ha individuato i luoghi da rinaturalizzare in collaborazione con gli uffici del Comune, metterà a punto la progettazione, reperirà le risorse necessarie e affiderà i lavori.
In via Molise l’associazione, che ha vinto un bando di Legambiente Lombardia, creerà “tasche” verdi che occuperanno complessivamente una sessantina di metri quadri e che si alterneranno a fasce asfaltate che saranno colorate con pitture acriliche e arricchite con arredi urbani.
Monza avvia la depavimentazione: poi viale Libertà, Grazie Vecchie e Annoni, va Lucania
Il secondo intervento, che potrebbe rientrare nel progetto “Monza & Co – Green and blu transition” con cui il Comune conta di ottenere da Fondazione Cariplo un finanziamento complessivo di due milioni di euro, interesserà viale Libertà dove saranno ridotte le corsie in modo da evitare il parcheggio selvaggio. Il piano prevede, inoltre, la depavimentazione di un’area all’incrocio tra le vie Grazie Vecchie e Annoni, dove sarà installata la pensilina alla fermata del pullman e creato il cordolo del marciapiedi, in via Lucania dove sarà formato un “raingarden” ovvero un giardino finalizzato alla raccolta dell’acqua piovana e in via Borgazzi dove un’aiuola consentirà di mettere in sicurezza la ciclabile.
Monza avvia la depavimentazione: «Riduzione delle isole di calore»
«Queste opere – spiega l’assessora all’ambiente Giada Turato – permetteranno di ridurre le isole di calore, contribuiranno a tutelare la biodiversità e ad aumentare le zone permeabili in modo da contrastare gli allagamenti causati dalle piogge».
«Siamo molto contenti che il nostro progetto sia stato apprezzato – afferma Anna Da Re, presidente del circolo Legambiente Alexander Langer – e vorremmo che i cittadini partecipassero alle piantumazioni».