Monza: stanchezza invalidante e memoria fragile, ma del post Covid non tutto è stato ancora scoperto

L’Irccs San Gerardo e il team di malattie infettive guidato dal direttore Paolo Bonfanti sono da sempre in prima linea sulla ricerca del long Covid
Covid ospedale San Gerardo Monza - credito Martina Santimone/Areu
Covid ospedale San Gerardo Monza – credito Martina Santimone/Areu

Abbiamo imparato che esiste un post Covid. Che il virus che ci accompagna da ormai tre anni lascia spesso strascichi sulla salute generale di una persona anche una volta dichiarato guarito. È stato ribattezzato Long Covid, il Covid dopo il Covid. L’Irccs San Gerardo e il team di malattie infettive guidato dal direttore Paolo Bonfanti è da sempre in prima linea sulla ricerca del long Covid. Nel 2020 è stato istituiti un ambulatorio “Post Covid” con l’obiettivo di seguire i pazienti dimessi dalal Terapia Intensiva e coloro che in questi tre anni hanno avuto conseguenze dal virus.

Tra le sequele più importanti già evidenti nel pieno della pandemia ci sono i danni polmonari dimostrati anche da uno studio multicentrico che ha visto protagonista la pneumologia del San Gerardo e che rivelano alterazioni nella diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio, vale a dire la capacità dell’ossigeno di passare dal polmone nel sangue (46% dei casi) e la radiografia del torace che hanno mostrato delle alterazioni rispettivamente in un paziente su quattro.
Poi ci sono le difficoltà di movimento o la perdita di gusto e olfatto che restano le sequele più diffuse. I pazienti colpiti in modo più grave hanno sviluppato una fibrosi polmonare e non torneranno più a respirare come prima, in altri casi sono stati osservati fenomeni trombo-embolitici, ictus cerebrali, complicanze neurologiche e cardiologiche.

Il dottor Paolo Bonfanti
Il dottor Paolo Bonfanti

Il professor Bonfanti (Irccs San Gerardo): “Post Covid ancora poco conosciuto”

Professor Bonfanti, a tre anni dallo scoppio della pandemia, cosa sappiamo di più sul Long Covid?
«La sindrome da post-Covid rimane ancora per alcuni versi poco conosciuta: sappiamo che molte persone ne sono affette e hanno disturbi invalidanti, anche a distanza di mesi, ma le cause rimangono per lo più sconosciute. È più chiara però la definizione: si parla di Covid persistente quando i sintomi sono presenti oltre quattro settimane dall’episodio acuto e di Sindrome da post-Covid quando i sintomi sono presenti dopo 12 settimane dall’esordio».

Ci sono nuovi studi in corso?
«Sì, ci sono numerosi studi incorso soprattutto volti a comprendere le cause alla base della sindrome. Altri studi stanno anche valutando la durata dei sintomi (alcune persone ne soffrono oramai da anni) e la loro remissibilità».

Al San Gerardo avete istituito da subito un ambulatorio post Covid . Esiste ancora?
«L’ambulatorio post-Covid della Fondazione Irccs San Gerardo esiste ancora ed è uno dei pochi riconosciuti a livello nazionale. Sono seguiti più di 600 pazienti, per ora, in un’ottica di continuità della cura, è aperto solo per persone che sono state ricoverate per Covid nel nostro nosocomio».

Post Covid, stanchezza e sintomi neurologici e psicologici a distanza di molti mesi

Quali sono i maggiori disturbi fisici lasciati dal virus?
«Il disturbo fisico più frequente, anche a distanza di molti mesi, è la stanchezza. Spesso è invalidante tanto da non essere più in grado di eseguire le comuni attività della vita quotidiana che prima dell’episodio di Covid erano abituali. Molti pazienti continuano ad avere ancora disturbi respiratori».

E quelli psichiatrici?
«Più che di disturbi psichiatrici parlerei di sintomi neurologici e psicologici. I primi sono riferiti da alcuni pazienti che hanno deficit di memoria e maggiore difficoltà a concentrarsi rispetto a prima. I disturbi psicologici più riferiti sono invece l’ansia e i disturbi del sonno. È importante saperli diagnosticare con una corretta valutazione clinica e con i test più adeguati».