È l’area verde comunale tra le vie Staurenghi e Mauri l’ultimo spazio individuato dalla giunta per realizzare lo skatepark: piace ai ragazzi che da anni invocano la creazione dell’impianto, è comodamente raggiungibile e sufficientemente lontana dalle abitazioni. Prima di redigere il progetto l’amministrazione dovrà, però, superare un ostacolo: dovrà acquisire lo spicchio di circa 300 metri quadri di proprietà di un privato necessario ad attrezzare il parchetto con piste e pedane.
Monza, nuova proposta per lo skate park: il Comune deve acquisire uno spicchio di terreno di un privato
L’operazione potrebbe non essere per nulla semplice, come ha spiegato in consiglio comunale l’assessore all’urbanistica Marco Lamperti sollecitato dal democratico Stefano Toselli: gli uffici, ha raccontato, hanno faticato parecchio a individuare il titolare in quanto non italiano.
«Ora – ha aggiunto – proporremo una cessione non onerosa» del terreno da tempo abbandonato. Lamperti ha, quindi, respinto le critiche di Paolo Piffer di Civicamente secondo cui da mesi la giunta non compie passi avanti.
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L’area di via Staurenghi, ha precisato l’assessora allo sport Viviana Guidetti, è la prima della rosa indicata dai ragazzi che come alternative possibili hanno suggerito uno spazio tra l’istituto Mapelli e l’Esselunga di viale Libertà e quello vicino al centro di via Rosmini, già individuato dalla passata giunta ed escluso dall’attuale in quanto, a causa delle fasce di rispetto imposte dal passaggio di due metanodotti, lo skatepark potrebbe occupare 800 metri quadri, poco più della metà dei 1.500 auspicati dagli adolescenti.
Sarebbe, inoltre, difficilmente raggiungibile in quanto decentrato: «Via Staurenghi – ha ricordato l’assessora – è vicina ad alcune scuole superiori» oltre ad essere in una zona ben collegata.