Aveva già realizzato un gruppo Facebook e una mappa per segnalare i lampioni spenti di Monza. Ha collaborato con associazioni ambientaliste e di controllo del vicinato per geolocalizzare le discariche abusive che spuntano come funghi in città. Ora Umberto Tesoro, docente universitario, esperto di digital marketing, ha creato una mappa su google per evidenziare la pericolosità di via Buonarroti, teatro di sette incidenti (di cui uno mortale) nel corso dell’anno.
“Un paio di settimane fa – esordisce -ho assistito per puro caso all’investimento di un anziano pedone che stava attraversando sulle strisce all’altezza del numero civico 101. Ad aprile, quasi al confine con Brugherio, un bambino è morto travolto da un’automobile. E in mezzo ci sono stati altri sinistri. Alcuni dei quali “singolari” come quello di un’auto finita dentro il cortile di una palazzina. La via Buonarroti sta diventando molto, troppo pericolosa”.
Incidenti in via Buonarroti a Monza: il nido, l’asilo, la primaria
A preoccupare Tesoro è la presenza di un asilo nido, di una scuola dell’infanzia e di una scuola primaria concentrati nell’arco di poche centinaia di metri. “Si tratta di un’utenza molto sensibile che va tutelata – rimarca – se non si interviene in modo adeguato si rischia di avere un incidente grave al giorno”. Tesoro, che risiede nel capoluogo brianzolo da poco più di due anni, chiede oltre alla riduzione dei limiti di velocità più controlli da parte delle forze dell’ordine. “Se è vero che le leggi ci sono -precisa- queste vanno fatte rispettare, altrimenti è tutto inutile. Ci sono automobili che sfrecciano a velocità degne di un circuito e persone che guidano in stato di alterazione. La dinamica di certi sinistri fa pensare che i conducenti non fossero proprio nel pieno delle loro facoltà mentali”.
Incidenti in via Buonarroti a Monza: l’invito alla giunta
L’ideatore della mappa si è già rivolto al sindaco e agli assessori Turato e Moccia per illustrare le problematiche di un quartiere che si sente in balia dei pirati della strada, incuranti di ogni regola e privi anche di buon senso e di considerazione nei confronti altrui. “L’incidente al quale ho assistito mi ha particolarmente colpito -ammette- non è possibile che una persona che si trova sulle strisce pedonali venga travolta come se fosse un birillo”.
Nei quartieri Regina Pacis e San Donato i residenti si sentono abbandonati e chiedono più presidi sul territorio. “Siamo nella terza città della Lombardia -sottolinea Tesoro– non nel Far West. Abbiamo bisogno di certezze, di sicurezza. Per adesso mi sono concentrato su via Buonarroti e non vorrei realizzare una mappatura anche di altre strade”.