«La MM5 arriverà a Monza nel 2030? Benissimo, ma San Fruttuoso ha bisogno oggi di un piano di mobilità sostenibile e di collegamenti con Milano». Il comitato San Fruttuoso bene comune dice la sua sull’intricata questione della metro lilla in città e riporta l’attenzione sui problemi (tanti) di traffico e viabilità che vivono ogni giorno i cittadini del quartiere che si trova proprio al confine con l’imbocco delle tangenziali dirette verso Milano.
Monza: San Fruttuoso chiede più corse di bus adesso, stesse risorse di M5 anche per linea 1 e trasporti pubblici
«Le risorse riservate alla progettazione di MM5 che dovrebbe entrare in funzione dopo il 2030 o anche oltre, devono essere riservate ora anche alla conclusione della linea 1 e per il potenziamento dei servizi pubblici locali da e per Milano, aumentando il numero delle corse nelle ore serali e nei giorni festivi».
Considerazioni emerse durante un incontro promosso dal comitato con alcuni cittadini del quartiere, durante il quale si è parlato proprio della questione metropolitana.
«Vorremmo che il sindaco Pilotto, impegnato nelle riunioni con gli altri amministratori interessati al prolungamento della metro 5, chiedesse con altrettanta insistenza anche il miglioramento dei collegamenti che già ora ci sono tra San Fruttuoso e Milano – spiega Marco Fraceti, del comitato Bene comune – Per esempio il potenziamento delle linee Z 221 e Z 222 e il ripristino della vecchia Celere, soppressa e mai più sostituita. Ci chiediamo poi perché non si finiscano i lavori a Bettola, perché anche questo contribuirebbe ad alleggerire il traffico in entrata e in uscita dalla città».
Monza: San Fruttuoso chiede più corse di bus adesso e il completamento delle ciclabili
Un’altra azione strategica riguarda la mobilità leggera e la realizzazione dei pezzi mancanti delle ciclabili già esistenti. «La ciclabile che da Monza porta alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni finisce contro un muro al confine tra Monza e Cinisello, perché non provvedere a collegare il tratto esistente con quello che si trova nel territorio di Sesto – continua Fraceti – Lo stesso vale per la ciclabile che da Monza porta a Brugherio e al parco Increa. Riteniamo che siano tanti e urgenti gli interventi che devono essere messi in campo ora, e non tra trent’anni. Monza e la sua provincia sono tra le zone più inquinate d’Italia e d’Europa, pensiamo quindi che questa sia una scelta oltre che di buon senso anche preventiva e in difesa della salute. I dati ci dicono che il 25% della popolazione che vive nel nostro territorio soffre di disturbi respiratori. È quindi prioritario dirottare adesso investimenti per opere di trasporto che possano alleviare da subito il problema del traffico. In questo senso il Piano urbano della mobilità sostenibile ha il pregio di guardare ad ampio spettro il tema della viabilità, ma rinvia una serie di urgenze a dopo l’arrivo della metropolitana, e questo non va bene».