«L’ipotesi di accogliere cento migranti nella palazzina di via Monte Oliveto è indecente, indifendibile e preoccupante: lo abbiamo detto al prefetto e nelle sedi adeguate». L’assessore al welfare Egidio Riva ha scandito le parole lunedì sera in consiglio comunale nell’illustrare la posizione dell’amministrazione sulla possibile apertura di un centro di accoglienza nella ex sede della Cgil: erano le rassicurazioni che attendevano i residenti di Triante che, seduti tra il pubblico, hanno espresso i loro timori per il progetto annunciato un paio di settimane fa dal presidente della cooperativa Intesa Sociale.
Monza: ipotesi migranti in via Monte Oliveto, sospensione dopo l’aspro confronto tra Allevi e Pilotto
L’intervento di Riva è arrivato quando la discussione, diventata incandescente, è ripresa in modo pacato dopo la sospensione ordinata dalla presidente Cherubina Bertola per placare l’aspro diverbio tra l’ex sindaco Dario Allevi e il suo successore Paolo Pilotto, accusato dal primo di non dare risposte alla città.
Monza: ipotesi migranti in via Monte Oliveto, le posizioni dell’aula
«Questa è una piccola delegazione di residenti – ha spiegato Allevi all’inizio del dibattito – i loro timori sono stati alimentati dal silenzio del sindaco che mi auguro che non si limiti a dire che la competenza sulla gestione dei migranti è della Prefettura. Se la posizione della giunta è quella del Pd che ha affermato la propria contrarietà all’accoglienza massiva ci mettiamo a disposizione per andare insieme a esprimere la nostra opposizione» all’apertura del centro.
«L’esperienza del ghetto – ha commentato facendo riferimento a via Asiago – l’abbiamo già vissuta».
La richiesta di proseguire sulla strada dell’accoglienza diffusa è stata avanzata da altri esponenti dell’opposizione tra cui Désirée Merlini della lista Allevi e dal forzista Massimiliano Longo: «Non dividiamoci su questo tema – ha raccomandato l’azzurro – restiamo uniti. Non possiamo rimanere in silenzio e vivere un’altra situazione di grande disagio».
La miccia è stata accesa poco dopo da Francesco Racioppi di LabMonza che ha puntato il dito contro il decreto Cutro che «ha peggiorato la legge Bossi-Fini» e tolto fondi per l’integrazione.
Una volta ripresa la seduta il democratico Marco Riboldi ha raccolto l’invito del centrodestra: «Sarà un cammino da fare insieme» ha riflettuto.
Monza: ipotesi migranti in via Monte Oliveto, la posizione contraria dell’assessore Riva e del sindaco Pilotto
Le spiegazioni di Riva e del sindaco sono arrivate quando ormai gran parte dei cittadini aveva lasciato l’aula: «Venerdì sono andato in via Monte Oliveto con il vicesindaco Egidio Longoni – ha dichiarato l’assessore – è indegno pensare di accogliere cento persone in poco più di 600 metri quadri con una minima assistenza medica, tre guardiani la notte e senza azioni di integrazione. Questa situazione avrebbe risvolti sull’intera città. Non abbiamo passato il punto di non ritorno: il bando non è stato assegnato e noi abbiamo espresso la nostra contrarietà».
«Il prefetto – ha chiarito Pilotto – non ha mai detto che ha bisogno di portare cento richiedenti asilo in una unica struttura. Qui c’è un gestore che ha drammatizzato la situazione a bando aperto, ma non è lui a decidere quanti posti» avrà il centro.
«Ci sono operatori e operatori – ha proseguito – e noi non saremo con chi» dovesse stipare nella ex Cgil tanti stranieri. «Stiamo collaborando con il prefetto – ha concluso – e confido che le cose vadano nel senso giusto».