Migranti all’ex Cgil di Monza, il Pd: «Sì all’accoglienza diffusa, no ai ghetti»

Il Pd di Monza ha commentato la possibile apertura di un centro per migranti nella palazzina ex Cgil di via Monte Oliveto.
Ex sede Cgil via Monte Oliveto Monza
Ex sede Cgil via Monte Oliveto Monza

Sì all’accoglienza diffusa, no ai ghetti: il Pd monzese va dritto al nocciolo della questione sulla possibile apertura di un centro di accoglienza per migranti nella palazzina di via Monte Oliveto. La presa di posizione arriva a pochi giorni dalle dichiarazioni del presidente della cooperativa Intesa Sociale che ha annunciato il varo imminente di una comunità da cento posti nella ex sede della Cgil, non ancora autorizzata dalla Prefettura, e dall’attacco sferrato lunedì in consiglio comunale dall’ex primo cittadino Dario Allevi che ha accusato il sindaco Paolo Pilotto di non informare la città e di non opporsi alla creazione di un’altra via Asiago.

Migranti all’ex Cgil di Monza, il Pd: le conseguenze dei provvedimenti del governo

«Le grandi concentrazioni sono la risposta peggiore all’arrivo dei richiedenti asilo – ha commentato venerdì 17 novembre il segretario cittadino Valerio Imperatori affiancato da Franco Manna, Maurizio Montanari e Antonio Zaccagninose Allevi condivide come noi la necessità di proseguire sulla strada dell’accoglienza diffusa lo dica al governo di centrodestra che tende a riunire i migranti in grandi strutture».

I provvedimenti adottati dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, hanno affermato i democratici, rendono più conveniente per gli operatori gestire grosse realtà dato che i contributi versati dallo Stato vanno da 30 a 31 euro per ogni straniero ospitato in centri da 100 posti, scendono a 28-29 per quelli accolti in comunità da 50 letti e a 26-27 negli appartamenti.
«Con i decreti Cutro – ha aggiunto Imperatori – è stata cancellata l’obbligatorietà della presenza di psicologi e insegnanti di italiano: in questo modo non si favorisce l’inclusione».

Migranti all’ex Cgil di Monza, il Pd: «Vicenda partita col piede sbagliato, in un anno aiutati una cinquantina di minori non accompagnati»

La vicenda di via Monte Oliveto, secondo il Pd, è partita con il piede sbagliato a causa dell’intervista che ha ingenerato preoccupazione tra i residenti nel quartiere: «Comprendiamo il disagio dei cittadini che non sacco cosa accadrà nella palazzina – ha precisato Imperatori – attendiamo di capire se la Prefettura autorizzerà l’apertura del centro: siamo, comunque, convinti che non sarebbe né etico né civile ospitare cento persone in 450 metri quadri. Comunque vadano le cose monitoreremo la situazione e lavoreremo per tentare di trovare una soluzione adeguata coinvolgendo sia i nostri circoli sia il terzo settore e le parrocchie» in progetti di inclusione e nella ricerca di letti in piccole strutture.

L’obiettivo dichiarato è quello di «stemperare le tensioni che potrebbero scaturire» nelle prossime settimane. «In questo anno – hanno aggiunto i democratici – il sindaco Paolo Pilotto e la giunta hanno operato in silenzio e in modo serio sul versante dell’accoglienza, si sono occupati di una cinquantina di minori non accompagnati, hanno favorito l’inserimento di adulti nelle famiglie» e, hanno lasciato intendere, continueranno a guardare in questa direzione.