Monza: il futuro della casa di via Tazzoli 29 passa dalla coprogettazione

Monza riqualificherà la casa di accoglienza Giovanni Paolo II di via Tazzoli insieme agli enti del Terzo settore.
MONZA  via Tazzoli
MONZA via Tazzoli Fabrizio Radaelli

Monza riqualificherà la casa di accoglienza Giovanni Paolo II di via Tazzoli e riprogetterà le azioni rivolte ai cittadini insieme agli enti del Terzo settore che entro martedì 23 settembre risponderanno all’avviso pubblicato nei giorni scorsi.

Monza: il futuro del centro polifunzionale di San Fruttuoso

I servizi di housing sociale, i programmi di inclusione, di formazione e di ristorazione continueranno a essere alcuni tra i punti qualificanti del centro di San Fruttuoso in cui anche in futuro saranno promosse iniziative culturali e di promozione aperte sia agli ospiti che a tutti i monzesi: nelle camere del pensionato potranno alloggiare a prezzi moderati, in particolare, studenti universitari e dottorandi fuori sede, giovani lavoratori provenienti da altre regioni, persone con disabilità impegnate in un percorso di vita indipendente in un contesto comunitario, anziani soli, neo maggiorenni usciti dalle comunità protette. Negli spazi comuni del centro polifunzionale saranno, inoltre, organizzati momenti di aggregazione rivolti anche agli abitanti di San Fruttuoso che punteranno a rafforzare i legami tra i cittadini: potrebbero, inoltre, essere attivate alcune postazioni di co-working.

Monza: il futuro della casa di via Tazzoli 29, «per rafforzare il tessuto sociale cittadino e del quartiere»

Le realtà che parteciperanno alla coprogettazione dovranno ammodernare la struttura, effettuare interventi che migliorino l’efficientamento energetico dell’edificio ed eliminare le barriere architettoniche: i lavori e la gestione del complesso di via Tazzoli richiederanno circa 2.300.000 euro di cui 1.300.000 euro saranno stanziati dal municipio. L’amministrazione definirà con le associazioni coinvolte i termini della concessione dello stabile che si prolungherà per almeno vent’anni.

«Questo percorso — spiega il vicesindaco Egidio Longoni —punta a rafforzare il tessuto sociale cittadino e del quartiere di San Fruttuoso, valorizzando al contempo il patrimonio pubblico attraverso la collaborazione attiva con il terzo settore».