Monza, l’inchiesta: magazzino della droga nel centro di via Tazzoli

Secondo le indagini un 51enne con incarico di custode ha usato gli spazi di San Fruttuoso come base per il commercio di stupefacenti.
Il centro Polivalente di San Fruttuoso a Monza

Nel filone lecchese dell’inchiesta nel quale la Direzione distrettuale antimafia ha ricostruito l’attività di tre bande organizzate attive fra Milano, Monza, Como e Lecco, è emersa in particolare la figura di un 51enne residente a Monza, che sarebbe risultato secondo gli investigatori il “promotore, organizzatore e coordinatore dei traffici di droga” e avrebbe in particolare gestito alcuni depositi di stupefacenti in uso al sodalizio tra i quali uno “al Centro Polifunzionale di Monza di via Tazzoli” a San Fruttuoso, dove nel corso del 2022, fino al 2023 quando il 51enne fu arrestato in flagranza sarebbero avvenuti vari trasbordi di grossi quantitativi di stupefacente, hashish e marijuana. La droga sarebbe poi stata piazzata ad altre organizzazioni che si occupavano delle cessioni al dettaglio.

Il Centro Polifunzionale monzese avrebbe rappresentato “la base operativa e strategica dell’organizzazione”: il 51enne vi avrebbe dimorato svolgendovi formalmente il ruolo di custode, con la disponibilita di un alloggio e un magazzino, nel seminterrato dell’edificio, che avrebbe appunto utilizzato di nascosto per depositarvi “grossi quantitativi di stupefacente destinati all’illecita commercializzazione”, documentata attraverso una telecamera installata dagli investigatori durante le indagini. Registrate “numerose e continue operazioni di carico e scarico di scatoloni, anche voluminosi, borsoni e sacchetti, tutti involucri contenenti droga”. Altri presunti depositi del sodalizio, complessivamente 6, si trovavano anche a Cinisello Balsamo e a Trezzano Rosa.