Non sono preoccupati né dalle altezze delle nuove costruzioni (42 metri per 11 piani nel punto più alto), né dalle ripercussioni sul traffico (le previsioni parlano di quasi quattrocento nuovi abitanti): qualsiasi intervento va bene, pur di non ritrovarsi più davanti agli occhi quel «disastro» di area dismessa.
Monza, i residenti e il piano Boeri in via Foscolo: intervistati a campione sperano in un recupero dell’ex Automonza
Residenti e commercianti di viale Ugo Foscolo a Monza, intervistati a campione dal Cittadino nel pomeriggio dello scorso venerdì, aspettano «da tanto tempo» la riqualificazione dell’ex Automonza e «un progetto a firma dello studio di architettura di Stefano Boeri non potrà che portare finalmente un po’ di lustro in un quartiere da troppo tempo trascurato».
«Riqualificare l’area sarà positivo per tutti: negli ultimi anni qui abbiamo perso molto in termini di servizi. Io – spiega Antonio Morrone, titolare del panificio Il pane del passato – sono alla mia terza vita lavorativa e spero di riuscire ad andare in pensione prima di vedere ultimati i lavori che porteranno alla realizzazione dei nuovi edifici. Ma sono sicuro che miglioreranno le possibilità di sviluppo della strada».
«È un argomento caldo per noi del quartiere: conoscere il futuro dell’area dismessa ci interessa e per questo ho partecipato ad alcune delle riunioni che sono state organizzate negli ultimi mesi. Ora: forse le altezze degli edifici, nonostante la loro riduzione, restano comunque impegnative. Sarebbe bello riuscire a trovare un compromesso per abbassarle ancora un po’. Ma alla riqualificazione – commenta Elena Passeri, socia di Arengario Impianti – sono assolutamente favorevole. Noi ogni giorno abbiamo davanti agli occhi questo spettacolo e alle volte ancora vediamo qualcuno infilarsi di nascosto in quegli ampi spazi abbandonati».
Monza, i residenti e il piano Boeri in via Foscolo: un’area verde sarebbe stata meglio, ma l’importante è recuperare
«Lavoro qui dal 2019 e negli anni ho parlato con tanti giornalisti che sono venuti a chiederci cosa ne pensassimo degli interventi di riqualificazione via via proposti. Se ora, davvero, dovesse mancare poco al via, ne saremmo felici: piuttosto che vederlo così conciato, questo spazio, qualsiasi tipo di progetto per noi è il benvenuto»: Claudia, titolare del bar caffetteria C’est la vie, non ha dubbi e non teme nemmeno il probabile aumento di traffico. Secondo Davide Rongione «forse sarebbe meglio riuscire a realizzare spazi verdi, per la socialità dei nostri ragazzi, ancora più ampi di quelli previsti dalle carte. In ogni caso, piuttosto che questo, il nuovo progetto va bene così».
Anche Guerrino Sina, dal balcone della sua abitazione, commenta positivamente la riqualificazione dell’area: «Non vorrei palazzi troppo alti, questo no, ma l’intervento avrà un impatto positivo» sulla vita di tutto il quartiere. «Io – aggiunge Jessica Venezia, titolare della cartoleria Dottor Ink – ho partecipato a diverse delle riunioni che sono state organizzate in quartiere, che però hanno messo in evidenza solo gli aspetti negativi del progetto. La penso diversamente: l’intervento andrà a vantaggio di tutta la zona, e lo dico sia da negoziante, sia da residente».
«Sarebbe da recuperare un po’ tutto da queste parti: da via Mentana fino a qui ci sono tante aree dismesse. Però il progetto è molto positivo. Forse solo chi non conosce il quartiere può pensarla diversamente. L’unico neo che vedo io è, in generale, la carenza di parcheggi lungo viale Ugo Foscolo, per cui – suggerisce Marcello Montanari, titolare di Sapore di Mare – bisognerebbe trovare una soluzione strutturale, a prescindere da quello che succederà nell’ex Automonza». Giorgio Sanchez, originario della Colombia, abita in quartiere da anni: per lui «sarebbe stato bello vedere l’area tutta a verde pubblico, senza nuove residenze, che oltretutto potrebbero restare vuote. Però non possiamo più vedere quegli spazi in condizioni di grave abbandono».