Gli amici raccolgono fondi per Saliou morto nell’Adda, la moglie: «Nessuno viva più un dolore come il nostro»

Gli amici raccolgono fondi per Saliou morto nell'Adda, la moglie Barbara lancia un appello per la sicurezza.
Saliou Deng incidente Adda
Saliou Deng incidente Adda

Ancora una volta l’Adda è stata teatro di una tragedia. Domenica scorsa le acque del fiume sono state fatali a Saliou Dieng, il giovane papà di Brugherio, venuto a mancare a soli 36 anni dopo essere stato risucchiato mentre stava nuotando nel tratto tra le piscinette d’Arturo, sulla sponda monzese e la spiaggetta di Medolago su quella opposta. 

Saliou morto nell’Adda: viveva a Brugherio, lavorava a Seregno

Originario del Senegal da diverso tempo risiedeva in Italia. Attualmente era residente a Brugherio e lavorava per un’azienda di Seregno. Saliou si travova proprio sul lato bergamasco del fiume. La tragedia è accaduta in quella che doveva essere una giornata di svago che proprio Saliou aveva voluto passare alla spiaggetta di Medolago, in compagnia con la moglie Barbara e i due figli Yama di soli tre anni e Makhtar di appena 7 mesi e con altri amici.

Saliou morto nell’Adda, la moglie: «Solo un ragazzo ha cercato di aiutarmi»

«Ci teneva ed era contento che ci fossimo tutti – racconta la moglie Barbara MarziDel resto lui era così: sempre sorridente, affabile e disponibile con tutti. Avevamo una vita intera da passare insieme, tante cose da fare e tanti progetti da inseguire. I suoi figli, che lui ha amato così tanto, cresceranno e lui non potrà vederli».

A essergli fatali le acque del fiume, come a tanti altri negli anni passati: «È successo tutto in un attimo – continua Barbara – Stava nuotando quando all’improvviso l’ho visto annaspare e sparire sotto il fiume. Probabilmente è stato uno dei mulinelli perché i sommozzatori, che sono arrivati solo dopo diverso tempo, l’hanno trovato subito. Di tutte le persone che c’erano sulla spiaggia solo un ragazzo ha cercato con me di salvarlo. Non ne conosco il nome ma lo vorrei tanto ringraziare». 

Saliou morto nell’Adda: raccolta fondi per riportarlo in Senegal

Saliou era molto conosciuto e apprezzato dalla comunità italiana e da quella senegalese ma non solo. A dimostrarlo la raccolta fondi che è stata aperta sulla piattaforma GoFundMe in settimana per aiutare la famiglia a sostenere i costi necessari per far rientrare la salma nel suo paese di origine. Nel giro di pochi giorni la campagna di corwdfunding ha raggiunto i 2.500 euro grazie al contributo di oltre 60 sostenitori: «Vorrei ringraziare tutta la comunità italiana e quella senegalese – prosegue la moglie – che in questi giorni si sono attivati per darci una mano ma anche per la vicinanza che ci hanno dimostrato».

Saliou morto nell’Adda: l’appello della moglie

Quella di Saliou è solamente l’ultima tragedia ad accadere tra le acque dell’Adda dove, si ricorda, vige il divieto di balneazione. Solamente negli ultimi anni il fiume ha spezzato le vite del 41enne carnatese Said Hagar e di Angelo Belluscio, cornatese scomparso nel 2020, nel tentativo di portare in salvo la figlia dopo che questa era scivolata in acqua.

Proprio per evitare che queste tragedie possano ripetersi Barbara ha voluto lanciare un appello: «Saliou era l’amore della mia vita e un padre speciale. Vorrei che più nessun altro debba essere costretto a fare i conti con il dolore che stiamo affrontando noi. I cartelli esposti non sono chiari».