Folla e tanta commozione ai funerali di Agostino Gualdi, il 65enne giussanese travolto domenica 3 dicembre da un’auto pirata in via Comasina, a Verano Brianza, mentre stava passeggiando con il suo cane.
Giussano: folla ai funerali di Agostino Gualdi, presente il vicesindaco che aveva lanciato un appello al pirata
Mercoledì 27 dicembre, nel pomeriggio, nella chiesa Santo Stefano di Birone, frazione di Giussano, in tantissimi hanno voluto dare l’ultimo saluto a Gualdi, deceduto nella mattinata di sabato 9 dicembre all’ospedale Niguarda di Milano, dopo aver lottato fra la vita e la morte per quasi una settimana, a causa delle conseguenze dall’investimento: due traumi cranici importanti e fratture multiple.
Tra i presenti alla commemorazione funebre, oltre a tanti amici e famigliari in arrivo anche da Bergamo, sua città di origine, anche il vicesindaco di Giussano, Adriano Corigliano, che prima di Natale tramite i suoi canali social aveva lanciato un appello per convincere il “pirata” della strada a costituirsi. Presente anche una rappresentanza della sezioni locali di Avo e Aido. I parenti del giussanese hanno infatti acconsentito all’espianto di reni e fegato.
Un gesto prezioso e di profonda generosità, che, come sottolineato da don Mauro Mascheroni, durante l’omelia, «ha regalato una vita migliore a 4 persone».
Giussano: folla ai funerali di Agostino Gualdi, l’omelia di don Mascheroni
«Quando c’è tanto dolore è perché prima c’è stato tanto amore. Agostino è assente ma non manca, perché l’assenza non è come la mancanza. Il suo spirito, il suo amore, la sua testimonianza rimangono vivi nelle persone che gli hanno voluto bene, e che pensando a lui troveranno l’amore e proveranno il dolore», ha riferito il don di Birone, per poi invitare i presenti a trarre esempio dal modo in cui i famigliari del giussanese hanno reagito alla sua scomparsa.
«Nei suoi famigliari ho visto pace e desiderio di serenità, non rabbia e vendetta. La cosa più bella è donare se stessi e anche in questa circostanza dolorosa Agostino ha donato se stesso e compiuto il suo cammino terreno. Qui, sulla Terra, la vita ha un suo termine che non conosciamo, ma quello che conta è il percorso oltre la vita terrena, il nuovo inizio dopo la fine della vita terrena. Quello che rimane di Agostino è la testimonianza di un’indicazione sui valori che vale la pena seguire. Raccogliamo i valori che Agostino ha seminato, portiamo avanti la sua opera, i suoi desideri, e portiamo avanti quel pezzo di cammino che Agostino non può più percorrere. Ringraziamo il signore per quello che Agostino è stato in questi anni per noi e per quello che sarà, perché i nostri cari ci guardano dal cielo e fanno il tifo per noi, senza giudicarci», ha concluso don Mauro Mascheroni. Agostino Gualdi sarà ricordato anche il 2 gennaio, in occasione della messa delle 20.30, quando ci sarà un omaggio per tutti i defunti del mese di dicembre.
Giussano, pensiero unanime: «Deve essere fatta giustizia»
Al termine dei funerali, sul piazzale della chiesa, intorno alla bara, adornata con un enorme mazzo di rose rosse, si sono raccolti in tantissimi, tra parenti, amici e conoscenti di Gualdi, per assistere alla seconda benedizione da parte di don Mauro Mascheroni. Gualdi era un amico e un punto di riferimento per molti giussanesi. Una persona di buon cuore. Unanime, tra i presenti, il desiderio che venga fatta giustizia e che venga identificato il pirata della strada che lo ha travolto. In tantissimi, compreso il vicesindaco Adriano Corigliano, amico di Gualdi, si domandano come questa «persona possa continuare a vivere serenamente con un peso simile sul cuore».
«Chi lo ha investito deve costituirsi, deve essere fatta giustizia. Chiunque abbia visto qualcosa deve parlare», «Gualdi era un amico, una brava persona, mancherà a tanti. Non è possibile che non si sia ancora riusciti a identificare quella macchina e il suo conducente». Questi alcuni dei commenti dei giussanesi presenti alla cerimonia funebre, che si uniscono all’appello lanciato da Corigliano per convincere il “pirata” della strada a costituirsi: «Nella vita bisogna sempre avere coraggio e assumersi le proprie responsabilità, per questo ti dico costituisciti ovunque tu sia. Se commetti un reato e non ti fermi a soccorrere sei doppiamente colpevole. Come fai a guardarti allo specchio e a definirti un uomo?».