Finti funzionari della Prefettura, veri truffatori a Concorezzo: rubati preziosi e contanti

A Concorezzi finti funzionari della Prefettura di Milano hanno truffato un'anziana messa in allarme con una telefonata sul figlio nei guai.
La Prefettura di Milano Palazzo Diotti - foto www.prefettura.it/milano
La Prefettura di Milano Palazzo Diotti – foto www.prefettura.it/milano

Sembra non avere fine lo stillicidio di truffe ai danni di persone anziane che purtroppo, nonostante i continui incontri informtivi, continuano a cadere nei raggiri dei truffatori.

Finti funzionari della Prefettura a Concorezzo: presa di mira una donna raggiunta da una telefonata

L’ultimo episodio, in ordine di tempo, mercoledì 8 novembre, a Concorezzo, in via 4 Novembre. In questo caso i truffatori hanno “alzato il tiro” e, con una telefonata, si sono presentati come funzionari della prefettura di Milano. Il tipo di telefonata è pressoché sempre lo stesso: “Suo figlio è nei guai, è stato fermato a causa di un incidente che ha provocato, e siccome ha bisogno di essere difeso da un avvocato, ha urgente bisogno di soldi. Prepari tutto ciò che ha in casa e tra poco passerà lo stesso avvocato per ritirare tutto”.

Finti funzionari della Prefettura a Concorezzo: la donna ha consegnato quasi 3mila euro fra preziosi e contante

Figuriamoci la poveretta sentendo una comunicazione del genere. Tra le lacrime e la disperazione comincia a cercare in tutta la casa tutto ciò che poteva avere valore e alla fine riesce a mettere assieme piccoli oggetti d’oro, ricordi affettivi del suo passato per un valore di circa duemila euro e 750 euro in contanti. E infatti, puntuale, poco dopo ecco l'”avvocato”. Portamento elegante, fa capire che deve andare di corsa e quindi ritira quanto la donna ha messo assieme, le dice che le farà sapere quanto prima come sarebbe andata. E senza dire altro, saluta e se ne va. Facendo perdere subito le proprie tracce.

Finti funzionari della Prefettura a Concorezzo: la figlia ha chiamato i carabinieri

È stata poi la figlia, venuta a conoscenza di quanto era accaduto e intuendo immediatamente la truffa, a dare l’allarme. Ha chiamato prima il fratello e quindi, subito dopo, i carabinieri. Che hanno invitato la signora a sporgere denuncia al più presto.