Fiab applaude per le nuove strisce blu a Monza, l’appunto: “Perché gratis le auto elettriche?”

Fiab: "Finalmente un primo passo verso una città meno autocentrica, non condividiamo la gratuità per le auto elettriche, perché occupano spazio esattamente come quelle a combustione"
Monza Parcometro
Monza Parcometro Fabrizio Radaelli

A poco più di un mese dall’introduzione delle nuove strisce blu in centro e nella gran parte dei quartieri della città, l’associazione Fiab MonzainBici commenta favorevolmente l’iniziativa del Comune di Monza.

“Apprezziamo il provvedimento che rappresenta un primo passo nella direzione di una città meno autocentrica – ha spiegato la presidente, Saveria Fontana -. Troviamo interessante che si pensi alla viabilità della città, anche stimolando nuovi comportamenti come un maggior uso dei percorsi pedonali e della mobilità dolce da parte delle persone. Occorre iniziare a cambiare il paradigma che vede l’auto come unico mezzo di trasporto ha aggiunto Fontana – se è vero che gli spostamenti nella città non superano i tre chilometri forse una sosta a pagamento può convincere a raggiungere il centro in altri modi”.

Monza, l’appunto sulle elettriche: “Occupano spazio come le altre”

Non manca però qualche critica al nuovo provvedimento sulla sosta a pagamento. Non condividiamo la gratuità per le auto elettriche, perché occupano spazio esattamente come quelle a combustione – continuano da Fiab ma pensiamo che sia positivo iniziare a ripensare come utilizzare gli spazi cittadini con la pedonalizzazione delle strade e delle piazze di quartiere, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, la realizzazione di alcune piste ciclabili come quella su corso Milano e fare di Monza una città a 30 km/h da percorrere a piedi e in bicicletta, un sogno che oggi è ancora molto lontano. Continuiamo ad essere un pungolo per l’amministrazione ma è giusto riconoscere i provvedimenti che ci fanno ben sperare”.