Andrea Crippa è candidato alla Camera per la Lega in un collegio praticamente sicuro per il centrodestra (Seregno).
Che sensazioni avvertite negli incontri con la gente?
«Il primo obiettivo è convincere tutti a votare: la gente è delusa dalla politica e preoccupata per la crisi economica ed energetica. Il nostro programma punta soprattutto su questi temi: ritengo che dovremmo metterci tutti attorno a un tavolo per provare a contenere i rincari perché le bollette non hanno colore politico. Servono risposte già nei prossimi giorni: tassare gli extraprofitti incassati dalle società che distribuiscono gas ed elettricità e alzare il credito di imposta per le aziende non energivore. Occorre intervenire con i soldi pubblici, anche con uno scostamento di bilancio, perché ci sono molte imprese che rischiano di chiudere: se accadrà sarà un disastro sociale con il pericolo di rivolte da parte dei disoccupati».
Elezioni, Crippa: l’economia
Quali altre misure potrebbero rilanciare l’economia?
«È necessario ridurre il cuneo fiscale, favorire gli imprenditori che assumono e semplificare la burocrazia per chi vuole avviare un’attività. Contemporaneamente dovremmo lavorare sulla formazione professionale e sull’istruzione tecnica, anche creando poli scolastici in collaborazione con le imprese in cui formare giovani qualificati. Se torneremo al Governo riscriveremo completamente il reddito di cittadinanza mantenendolo per i disabili e per chi non può lavorare, aboliremo la legge Fornero e la sostituiremo con quota 41 in modo da favorire il ricambio generazionale».
Elezioni, Crippa: le sanzioni alla Russia
I vostri alleati di Fratelli d’Italia hanno una posizione differente sulle sanzioni alla Russia…
«Uno stato che ne aggredisce un altro deve essere penalizzato, ma le sanzioni si stanno rivelando controproducenti per l’Italia: non dico che vadano eliminate, ma l’Europa dovrebbe intervenire per calmierare i loro effetti negativi sui cittadini e le imprese».
Fdi vi rinfaccia di aver governato con Pd e 5 Stelle: cosa rispondete?
«Nel 2021 con responsabilità abbiamo prestato le nostre energie al Governo Draghi: in quel momento, con la crisi e la pandemia in atto, non c’erano alternative. Da allora abbiamo perso consensi, ma sono orgoglioso che con il nostro appoggio il piano vaccinale sia partito e il covid-19 sia stato quasi sconfitto. Preferisco ritrovarmi con meno voti piuttosto che con il 40% e il coronavirus ai livelli del 2021: ora cercheremo di recuperare quanto abbiamo perso. Non penso che avremo difficoltà al Nord dove amministriamo regioni e comuni mentre in altre zone dovremo formare una nuova classe dirigente, investire sul merito e sulle capacità».
Elezioni, Crippa: sondaggi e schermaglie
Secondo tutti i sondaggi domenica 25 il centrodestra dovrebbe vincere con un ampio margine: la preoccupano le schermaglie di queste settimane?
«Sarà doveroso ritrovare la coesione interna e mandare al governo persone capaci, in grado di affrontare le crisi che il nostro Paese sta vivendo. Credo che, in prospettiva, occorra modificare la legge elettorale che taglia il rapporto tra i territori e gli eletti, quando calati dall’alto. Si potrebbe ragionare sul ritorno alle preferenze che premiano chi è radicato: il modello potrebbe essere quello utilizzato per le regionali in Lombardia che dimostra di funzionare».