Monza: l’arcivescovo Delpini con i pellegrini di Olgiate Comasco, devoti a San Gerardo da 817 anni

Il 25 aprile i pellegrini di Olgiate Comasco hanno rinnovato la devozione a San Gerardo a Monza: da 817 anni, quest'anno con l'arcivescovo Delpini.
Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco - foto Fabrizio Radaelli
Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco – foto Fabrizio Radaelli

Da 817 anni i fedeli di Olgiate Comasco rinnovano la devozione a san Gerardo con il pellegrinaggio di ringraziamento che si ripete dal 1207.

Anche quest’anno, nella mattina del 25 aprile, i pellegrini guidati dal sindaco, Simone Moretti, dai rappresentanti delle associazioni olgiatesi e il corpo bandistico olgiatese, hanno raggiunto Monza. I più in pullman, ma c’è stato anche chi è arrivato in bicicletta.

Monza: l’arcivescovo Delpini con i pellegrini di Olgiate Comasco, si è unito al corteo in piazza Roma

Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco - foto Fabrizio Radaelli
Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco – foto Fabrizio Radaelli

Il pellegrinaggio per le vie della città ha preso il via dalla chiesa di San Biagio alle 9. Il corteo si è diretto lungo le vie Prina, Zucchi, Mantegazza, piazza Carducci, piazza Roma. Proprio qui, a pochi passi dal duomo, un pellegrino speciale si è aggiunto alla fila dei fedeli. A presiedere la solenne celebrazione quest’anno c’era l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che si è inserito nel corteo insieme al parroco di San Gerardo, don Massimo Gaio.

La musica della banda di Olgiate ha scandito la lunghissima processione che alle 10 ha raggiunto il sagrato della chiesa di San Gerardo, già gremita di fedeli.

Monza: l’arcivescovo Delpini con i pellegrini di Olgiate Comasco, «oggi abbiamo bisogno della guarigione dello sguardo»

Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco - foto Fabrizio Radaelli
Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco – foto Fabrizio Radaelli

La benedizione dell’arcivescovo al popolo presente ha dato il via alla celebrazione.

«Siamo abituati a guardare e non vedere – ha detto monsignor Delpini durante l’omelia – A vedere solo le etichette piuttosto che le persone. Ed è per questo motivo che siamo tristi, perché chi ci guarda non ci vede, siamo numeri e ci sentiamo incompresi».
Ed è proprio in quella che l’arcivescovo ha definito «la guarigione dello sguardo» che si è rivelata la santità di san Gerardo. «Nel 1207 gli antenati olgiatesi arrivarono a Monza per chiedere l’intercessione di san Gerardo contro una grave malattia, ottenendo la grazia. Oggi continuiamo a rinnovare questo atto edificante di devozione ma abbiamo bisogno di un’altra guarigione: la guarigione dello sguardo, per vedere che le persone, tutte le persone che incontriamo, sono amabili, oltre le etichette, oltre le parole che ci hanno ferito, le freddezze che ci hanno colpito. La guarigione dello sguardo è la grazia di riconoscere ogni persona come amabile. Ed è questo lo sguardo che ha avuto Gerardo. Non ha mai pronunciato giudizi, ma ascoltato la sua vocazione».

Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco - foto Fabrizio Radaelli
Monza San Gerardo Pellegrini Olgiate Comasco – foto Fabrizio Radaelli

Monza: l’arcivescovo Delpini con i pellegrini di Olgiate Comasco, processione all’urna che custodisce il corpo di San Gerardo

La celebrazione solenne si è conclusa con la processione all’urna che custodisce il corpo del santo. Il pellegrinaggio di quest’anno è stato particolarmente sentito dal momento che si inserisce nel calendario degli appuntamenti dell’anno santo gerardiano, che si è aperto il 6 giugno dello scorso anno.

Tra i fedeli olgiatesi è ancora vivo il ricordo della traslazione dell’urna del santo, nel mese di ottobre, accolta nella chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, a settantotto anni dall’ultima esposizione delle spoglie del santo monzese a Olgiate.