Un simbolo a memoria dell’anno santo gerardiano. La commissione che ha preparato gli eventi dell’anno dedicato al santo monzese ha voluto proporre anche dei gadget, in ricordo dell’anno straordinario che la comunità sta vivendo. Quattro gli oggetti realizzati grazie alla collaborazione con la bottega della ceramica C’era…mica delle suore preziosine: le calamite colorate, la targa celebrativa, la ciotola della carità, e un porta cero pensato come dono per i relatori che ogni mese propongono il racconto della vita del santo.
Monza: l’anno santo gerardiano e la bottega delle preziosine
«Abbiamo chiesto alle preziosine e a suor Martine della bottega C’era…mica di realizzare per noi qualche oggetto – spiega Alessia Cereda, del comitato organizzatore dell’anno santo -. Lei ha ideato il disegno, presentando la figura di san Gerardo attraverso pochi elementi che raccontassero la sua vocazione di carità». Sia le targhe sia le calamite, entrambe in terracotta smaltata, riportano il disegno del pane eucaristico, due gocce rosse che simboleggiano le ciliegie ma anche il sangue di Cristo e un bastone che ha la forma di una croce.
«Anche il materiale ha un suo valore simbolico – spiega suor Martina – la terracotta, creta umile, è capace di molti servizi, bella nella sua semplicità ma non ricercata né elegante, fatta di fango e cotta nel fuoco, perché scompaiano le impurità e diventi così resistente e colorata, Modellate dalle mani dell’artigiano, questi oggetti non disdegnano le imperfezioni perché sono specchio della cita di ognuno». Di terracotta è anche la ciotola ideata dalle suore. Non smaltata e colorata come le targhe e le calamite, ma annerita dalla cottura. Anche questa una scelta voluta, come spiega suor Martina.
Monza: l’anno santo gerardiano e dove trovare gli oggetti
«Mentre sulla targa i segni iconografici tipici di Gerardo sono illustrati e smaltati, nella ciotola il segno si fa reale. Gerardo amava aprire le mani per dare e offrire aiuto. La ciotola, segno versatile, adatta per contenere e per essere svuotata, non si può mai chiudere. Immaginiamo che la ciotola di Gerardo fosse sempre stata colma di carità traboccante». Una ciotola speciale che porta il segno distintivo della croce, la stessa croce che si ritrova negli stipiti dell’ingresso della chiesa parrocchiale. E proprio le ciotole sono state l’oggetto che più è andato a ruba.
«Mancano ancora sei mesi alla chiusura dell’anno santo e così abbiamo già pensato di realizzare nuovi pezzi di questi gadget», ha aggiunto Alessia Cereda. Gli oggetti celebrativi sono disponibili in parrocchia, contattando la segreteria. Inoltre un banchetto viene allestito in occasione delle conferenze mensili. La prossima si terrà il 12 gennaio. Ospite della serata sarà don Matteo Crimella, biblista.