Doppio mortale in viale Battisti a Monza: nuovi rilievi della polizia locale

Tratto di viale Cesare Battisti a Monza interessato da un incidente probatorio sul mortale del 5 luglio, in cui persero la vita due moticiclisti.
Monza incidente probatorio incidente mortale viale Battisti - foto Radaelli
Monza incidente probatorio incidente mortale viale Battisti – foto Radaelli

Là c’era il sole di luglio, qui una giornata grigia di novembre. Neanche l’ora è la stessa: qui sono le dieci del mattino, là, quel 5 luglio, era il primissimo pomeriggio. Giovedì mattina viale Battisti a Monza è tornato per un paio d’ore a quel tragico venerdì quando, a causa di un violentissimo scontro con un’auto, all’incrocio con le vie Dante e Rossini, due motociclisti – Fabio Castelli, monzese di 55 anni, sposato, tre figli, e Manuel Luca Montella, 37 anni, di origini romane e residente a Bovisio Masciago – persero la vita per le gravi ferite riportate.

Il tratto tra viale Brianza e via Donizetti è stato bloccato temporaneamente al traffico dalla Polizia locale. Gli agenti al comando di Giovanni Dongiovanni hanno fornito assistenza a un perito nominato dal Tribunale per un incidente probatorio nell’ambito delle indagini per ricostruire l’accaduto e valutare eventuali responsabilità.

Doppio mortale, in viale Battisti a Monza: la dinamica che era stata ricostruita

I due motociclisti, che a detta della Polizia locale, in base a quanto appurato, viaggiavano paralleli in direzione piazzale Virgilio avevano impattato violentemente con un suv – uno “scontro frontale e laterale destro tra veicoli in marcia” aveva precisato la Locale – che stava attraversando l’incrocio, regolato da un semaforo. Entrambi erano stati soccorsi in codice rosso. Per Castelli, portato a Niguarda di Milano, la comunicazione del decesso era avvenuta in serata. Montella era invece stato dichiarato morto già nel pomeriggio, all’ospedale San Gerardo, dove era giunto al pronto soccorso in arresto cardiocircolatorio.
La Polizia locale si era immediatamente occupata dei rilievi. Dongiovanni allora aveva parlato di “tempi lunghi necessari per accertare la verità in maniera scientifica. “Dal canto nostro siamo stati meticolosi nei rilievi” aveva aggiunto. Significative, oltre a eventuali testimonianze, potrebbero essere state immagini della videosorveglianza comunale. «Il sistema non riprende il luogo dell’evento ma aree non lontane» aveva specificato ancora Dongiovanni, aggiungendo: «Analizzeremo anche immagini delle telecamere pubbliche Tlc».