Anche i sindaci di Cesano Maderno e di Seregno hanno sottoscritto la lettera per chiedere al presidente del consiglio Mario Draghi di non procedere con le dimissioni. Si aggiungono a Paolo Pilotto di Monza che aveva firmato nel fine settimana. L’appello bipartisan era stato promosso da undici sindaci di grandi città (Milano, Bergamo, il presidente di Anci) e si è allargato a un migliaio di adesioni.
Il neo eletto Gianpiero Bocca e Alberto Rossi hanno firmato lunedì.
Crisi di governo, le parole di Gianpiero Bocca
“Da sindaco neo eletto di Cesano Maderno, una città di 40.000 abitanti, con un tessuto economico importante ed esigenze complesse a cui rispondere, dico che è necessario un riferimento stabile e credibile nel Governo nazionale per affrontare le sfide di oggi – ha analizzato Bocca – Per questo ho firmato l’appello sottoscritto da tanti colleghi Sindaci al Presidente Draghi affinché continui il suo lavoro per il nostro Paese. Condivido l’appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo, di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Come ribadito nella lettera, tutte le forze politiche, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Abbiamo bisogno di certezze, di responsabilità, di quel prestigio internazionale che Draghi ha saputo convogliare sull’Italia. Ci sono problemi urgenti, bisogni di cui i Comuni devono farsi carico, c’è una città da rilanciare e far crescere come promesso ai miei concittadini. Una crisi di governo adesso è un salto nel buio. Presidente Draghi, continui a guidare l’Italia”.
Crisi di governo, le parole di Alberto Rossi
“Sono ormai ben oltre il migliaio, i sindaci che stanno firmando una lettera e che stanno chiedendo che ci possa essere una continuità governativa. Milano, Roma, Torino, Genova, Monza, Bergamo, Brescia, Palermo, Venezia: sindaci di centrodestra e centrosinistra, che ben conoscono le scadenze per enti locali e cittadini e la fatica di vivere i prossimi mesi di empasse senza un Governo nell’esercizio delle sue funzioni – ha commentato Rossi – Ci sono anche io tra questi firmatari: ho detto gli scorsi giorni quanto mi ha lasciato sconfortato e perplesso la crisi di governo aperta nella scorsa settimana, che, dal punto di vista di un Sindaco impegnato con le fatiche del quotidiano, risulta davvero di difficile lettura. Ovviamente è sempre legittimo discutere e fare scelte in base a temi strategici, ma penso sia il momento di riposizionamenti tattici per inseguire punti in più nei sondaggi, né di Governi dimezzati (tanto è vero che qualora si formalizzasse una crisi che portasse al voto, auspicherei si facesse nel più breve tempo possibile). Penso sia fondamentale completare il percorso di ripresa e attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, penso siano decisive le scadenze dei prossimi mesi, con un autunno che si prospetta davvero molto difficile, e la concretezza dei sindaci, al di là del colore politico, spero possa essere un richiamo alla realtà che possa venire preso da tutti in considerazione”.