Caro energia, prima la sicurezza: a Monza tutti i lampioni accesi (ma a Natale meno luminarie)

Monza non spegnerà i lampioni la notte: lo ha spiegato lunedì il sindaco Paolo Pilotto presentando l’accordo con EnelX per la sostituzione di oltre 500 lampade ai vapori di mercurio guaste con altre a led
Stop ai lampioni spenti a Monza

Monza non spegnerà i lampioni la notte: lo ha spiegato lunedì il sindaco Paolo Pilotto presentando l’accordo con EnelX per la sostituzione di oltre 500 lampade ai vapori di mercurio guaste con altre a led. «Non possiamo rinunciare a vivere per risparmiare sulle bollette – ha affermato – dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini e cercare di ridurre i consumi non necessari. Per questo non illumineremo la Villa Reale in occasione di campagne di sensibilizzazione o di anniversari e i fili delle luminarie di Natale saranno più distanziati».

Caro energia, il piano con EnelX (al via da lunedì) farà risparmiare al Comune 300.000 chilowattora

L’intesa con EnelX consentirà al Comune di ripristinare l’illuminazione sulle strade e di risparmiare 300.000 chilowattora ripagando in una decina di mesi i 150.000 euro spesi per l’operazione che dovrebbe essere conclusa entro la fine di novembre. I tecnici, in azione da lunedì a Sant’Albino e in via Buonarroti, si sposteranno secondo una scaletta che dovrebbe essere aggiornata settimanalmente sul sito dell’ente. «Interverremo in tutti i quartieri – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Giada Turatoabbiamo compilato la mappa delle priorità raccogliendo le segnalazioni dei cittadini e del gruppo Monza al buio». Le nuove luci, ha avvertito il responsabile dell’area Lombardia Ovest di EnelX Domenico Prestinenzi, potrebbero rimanere accese di giorno per consentire agli operai di verificare il loro funzionamento.

Caro energia: dai 3,3 milioni di anni normali a 8 milioni nel 2022

L’efficientamento energetico, ha precisato il vicesindaco Egidio Longoni, è una scelta obbligata per abbattere i costi delle bollette: per questo nel 2023 il Comune dovrebbe avviare la sostituzione dei 7.000 lampioni ai vapori di sodio, più recenti dei 1.400 al mercurio non più a norma e non riparabili, ma comunque dispendiosi. «In anni normali – ha notato – spendevamo per illuminare le strade e gli edifici pubblici circa 3.300.000 euro l’anno mentre, secondo le proiezioni, nel 2022 arriveremo a quasi 8 milioni. Passeremo dai 7-8 milioni di euro di consumi energetici, compresi quelli per acqua e gas, a circa 15: ad agosto abbiamo pagato quasi 80.000 euro in più per la luce rispetto a luglio a fronte di un consumo identico. Nei mesi scorsi abbiamo portato in consiglio comunale una variazione di bilancio da 2.600.000 euro per l’elettricità e da 650.000 euro per il metano ed entro la fine dell’anno dovremo trovare altri 4.500.000 euro». Per ora i conti non sono in pericolo: «Utilizzeremo l’avanzo di gestione – ha aggiunto Longoni – che avremmo destinato a servizi per i cittadini. Per gli enti locali i rincari del 90-100% dei costi energetici sono un dramma: molti piccoli comuni potrebbero rischiare di andare in disavanzo. Per attutire gli effetti negativi sono indispensabili interventi sistemici dello Stato e dell’Europa».