Caro bollette, il liceo Banfi di Vimercate taglia un giorno di scuola

Non più 6 ma 5 giorni di scuola per gli studenti di Vimercate e dintorni, la decisione del Consiglio di istituto "sofferta e dibattuta".
L’omnicomprensivo di Vimercate
L’omnicomprensivo di Vimercate

Crisi energetica: per quest’anno le lezioni al liceo Banfi di Vimercate verranno articolate su 5 giorni e non più 6. La decisione è stata approvata dal Consiglio di istituto lo scorso venerdì 7 ottobre.

“È stata una decisione sofferta e ampiamente dibattuta per tutte le conseguenze che potrà avere nella riorganizzazione della didattica e nella vita di studenti, docenti, personale ATA, e delle rispettive famiglie- spiega il dirigente scolastico dell’istituto Daniela Canavero -. L’impianto di riscaldamento dell’Omnicomprensivo, per ragioni strutturali, anche se acceso per le esigenze di una sola scuola deve comunque lavorare a pieno regime e questo comporta un dispendio energetico ed economico non appare più sostenibile da parte dell’ente proprietario degli edifici, la Provincia, che è a sua volta chiamato a sua volta a rispondere a precise indicazioni del Dipartimento della Funzione pubblica e del Ministero per la Transizione ecologica. Questo è quindi  un atto che il Consiglio si è sentito di assumere per senso di responsabilità, in considerazione di una situazione di emergenza e in spirito di collaborazione di fronte a oggettive difficoltà che riguardano non solo la nostra realtà scolastica”.

Un giorno di scuola in meno al liceo Banfi: che cosa manca

La decisione non sarà attuata immediatamente: “Prima di procedere dovranno essere effettuate delle valutazioni con Tpl e la provincia di Monza Brianza per la riorganizzazione del trasporto pubblico, così da evitare, o limitare il più possibile, disagi a studentesse e studenti – prosegue la Canavero -. Da un punto di vista delle nuove scansioni orarie il Consiglio di istituto a deliberato una prima proposta che poi ovviamente dovrà essere soggetta di valutazioni”.

Il consiglio ha poi già deciso che la questione era ripresa in mano con un’ulteriore assemblea messa in programma per il mese di aprile: “È chiaro che questa è una risposta che si è scelto di dare per rispondere a una situazione emergenziale – chiude la dirigente scolastica -. Ribadiamo però la necessità che vengano effettuati quanto prima da parte dell’ente proprietario i lavori di adeguamento dell’impianto di riscaldamento così da evitare o almeno ridurre il più possibile la dispersione del calore e il dispendio inutile di energia e di consentire all’istituzione scolastica di attuare la propria autonomia rispetto a una didattica articolata su 6 giorni. Durante il consiglio di Istituto di aprile si valuterà nuovamente la situazione in considerazione del prossimo anno scolastico, in base all’evoluzione della situazione di crisi, alle risposte che verranno anche da altri enti e organi per un miglioramento della gestione energetica, e all’esperienza che sarà stata svolta”.