I rincari ci sono (e ci saranno). Nonostante questo, però, Monza non ha intenzione di spegnere la magia del Natale. Lo anticipa l’assessore al Commercio e alle Attività produttive Carlo Abbà, che in questi giorni sta valutando come rendere sostenibile “l’operazione luminarie”.
Caro energia: Monza e gli orari d’accensione
«L’illuminazione a tema si farà anche quest’anno – spiega – Com’è ovvio, però, visti i pesanti rincari dei costi dell’energia, metteremo in atto una serie di accorgimenti».
E se è ancora troppo presto per annunciare, in dettaglio, quali saranno, alcune linee guida possono comunque già essere anticipate: «Con ogni probabilità lavoreremo sugli orari di accensione e utilizzeremo impianti a basso consumo, che genereranno un effetto più caldo – spiega – Probabile anche un intervento su vialone Cesare Battisti, che prevediamo di illuminare solo nel suo tratto terminale e non per intero, per intenderci dall’altezza della chiesa del Carmelo fino alla Villa reale».
Caro energia: le città in Lombardia
Il Comune è all’opera per offrire a monzesi e brianzoli un Natale in linea con lo spirito dei tempi: lo stesso si preparano a fare molte altre città della regione e del paese. È il caso di Bergamo, dove l’amministrazione comunale ha già fatto sapere che utilizzerà un timer per regolare l’accensione delle luminarie a led, e lo stesso principio dovrebbe essere messo in campo anche a Milano.
Solo l’anno scorso l’ex giunta Allevi aveva scelto di illuminare 34 vie di Monza, per quasi tre chilometri di luci a led di ultima generazione, e installazioni luminose avevano impreziosito anche i luoghi simbolo della città: si voleva celebrare un Natale di rinnovata fiducia, dopo le dure ondate della pandemia. Ora, invece, è tempo di fronteggiare nuove difficoltà.
Caro energia: Seregno e il commercio
A Seregno la scelta dell’amministrazione comunale è stata quella di prevedere un bando, nel solco delle esperienze positive degli anni precedenti, che garantirà al primo classificato un contributo per la parziale copertura, nella misura massima del 50 per cento, dei costi di realizzazione di progetti per l’installazione di luminarie e di addobbi nelle vie e nelle piazze. L’importo allocato a questo scopo è di 25mila euro. Potranno concorrere enti pubblici, società a partecipazione pubblica, associazioni, comitati, gruppi spontanei e fondazioni per le attività di promozione del tessuto economico e dei servizi turistici.
Caro energia: Cesano Maderno le “accorcia”
A Cesano Maderno, il sindaco Gianpiero Bocca non vuole lasciare la città al buio per Natale ma i costi dell’energia pesano sul bilancio. La soluzione è preventivi per le luminarie a led e spegnimento di notte entro mezzanotte, mezzanotte e mezza.
Caro energia: Desio e il patto
Natale con vetrine e vie commerciali “accese”. A Desio è scongiurata l’ipotesi di tagliare le luminarie natalizie: il caro bollette ha colpito duro sia gli enti pubblici sia i negozi tradizionali, ma nessuno se l’è sentita di “tagliare” gli addobbi che servono – certo – per creare l’atmosfera di festa ma anche, anzi forse soprattutto, per fare da volano al commercio. Troppo acuta è la crisi dei negozi tradizionali, con le vie del centro desertificate da una mortalità di botteghe tradizionali senza precedenti.
«Stiamo però mettendo a punto – spiega l’assessore agli eventi, Andrea Civiero – alcune linee guida che negozi, esercizi commerciali e attività ed enti pubblici dovranno attuare per risparmiare». Un impegno collettivo per abbattere i consumi di energia elettrica e dunque le bollette e ridurre l’inquinamento.
Caro energia: il Vimercatese si interroga
A Vimercate e ad Agrate ancora sono in corso le valutazioni in merito alla possibilità di addobbare le città con le classiche luminarie natalizie: «La volontà di installarle c’è, anche perché sarebbe triste farne a meno – spiega il sindaco di Vimercate, Francesco Cereda – Valuteremo tutte le possibilità per fare in modo che siano il meno dispendiose possibili, a partire dalla tipologia di luminarie, che devono essere a basso consumo, fino alla riduzione degli orari di accensione. Naturalmente dovremo vedere anche cosa offre il mercato e capire cosa ne pensano i commercianti».
Anche ad Agrate si cerca di trovare un compromesso «valutando lo spegnimento dopo una certa ora e trovando delle tipologie di luminarie che siano a basso consumo – afferma il primo cittadino Simone Sironi – Certo che se non si dovessero essere strade percorribili anche senza luminarie faremo in modo di addobbare in maniera adeguato il paese». A Bellusco potrebbe essere sul piatto anche la possibilità di non installarle per quest’anno ma per il sindaco Mauro Colombo al momento non è stata ancora presa una decisione in merito.