Per la Giornata internazionale per la consapevolezza all’autismo Nico Acampora, fondatore di PizzAut, ha voluto riunire nel ristorante di Monza le tante realtà che in questi anni hanno contribuito al successo di PizzAut. «Niente chiacchiere e convegni – ha scritto sul messaggio di invito – ma posti di lavoro veri».
A Monza il 2 aprile concreto di PizzAut: 41 assunti, sette in distacco
Oggi sono 41 i ragazzi assunti da PizzAut nei due ristoranti di Monza e Cassina de’ Pecchi, sette di loro sono in distacco, ovvero assunti da altre aziende, ma in formazione da PizzAut.
Come Chiara, 30 anni e Beatrice, 20 anni che dal primo aprile hanno lasciato PizzAut e il loro lavoro da cameriere per una nuova avventura. Chiara è assunta da Hilton Milano e si occupa delle colazioni nell’hotel milanese, Beatrice che parla giapponese ed è una bravissima disegnatrice è entrata in Coop Lombardia come Autism Ambassador e si occuperà anche di comunicazione visiva e di formazione del personale.
A Monza il 2 aprile concreto di PizzAut: il progetto Food Truck
La crescita di PizzAut è legata al progetto di Food Truck, uno per ogni provincia lombarda. «Un modo più semplice rispetto all’apertura di altri ristoranti – ha spiegato Acampora – per portare le nostre pizze ovunque e assumere nuovi ragazzi. Abbiamo previsto di avere 100 dipendenti entro il 2028».
A oggi i food truck in via Philips sono cinque: sono uno su Monza, due su Milano, uno arriverà a Cremona, poi Varese e Sondrio. L’obiettivo è averne dodici entro il 2028. PizzAut continuerà a fare formazione, ma i truck saranno gestiti con una sorta di franchising da associazioni che si occupano di autismo sui diversi territori.
A Monza il 2 aprile concreto di PizzAut: la palestra dell’autonomia, i panini in Autogrill e il gelato
Tanti i nuovi progetti che vedranno la luce a breve. A Monza c’è l’idea di acquistare un appartamento come palestra dell’autonomia. L’acquisto sarà finanziato dalla vendita dei panini GourmAut che torneranno in tutti gli Autogrill, poi ci sarà presto anche il GelAut, un gelato prodotto dai ragazzi con macchine semplici da usare donate da Carpigiani, ma ci sarà anche un gelato molto inclusivo senza allergeni che sta studiando Sammontana e sarà in vendita da Esselunga.
A Monza il 2 aprile concreto di PizzAut: chi fa parte della “lobby del bene”
Della “lobby del bene” – secondo la definizione di Acampora – anche The European House Ambrosetti, Lactalis, l’Oleificio Zucchi di Cremona, Edison, Iveco, Lidl, Murata, Infront, Ristogest, Randstad, Generali, Ecolex, Quantum Retail ed Engi che in modo diverso, con l’acquisto di un truck o l’assunzione di personale contribuiscono alla crescita dell’impresa che nutre l’inclusione.
Tanti esempi positivi a fronte di numeri su cui riflettere: «Ci sono 600 mila autistici in Italia e ci sono ancora aziende che preferiscono pagare una multa piuttosto che inserire una persona con disabilità nel proprio organico. Noi vogliamo essere il cambiamento».