Motori accesi martedì 3 settembre all’autodromo nazionale per il Gp d’Italia numero 90, con le immagini di Charles Leclerc vincitore della gara a Spa che offrono la scia a Monza per pensare a un weekend in grande. Nei numeri, nelle emozioni, nella capacità di dare una prospettiva da inseguire. Nero su bianco, la firma della convenzione tra il Consorzio del Parco e Aci, segna un punto di arrivo e una nuova ripartenza. Finisce un’epoca per Sias, ne inizia una nuova nel rapporto tra l’autodromo e la Formula 1. Nella conferenza stampa di presentazione nella sala Nuvolari dell’impianto ne hanno parlato il presidente dell’autodromo Giuseppe Redaelli, il sindaco di Monza Dario Allevi, il presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani e Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano, il presidente della Regione Attilio Fontana.
Monza attende il suo palcoscenico più atteso, quello della presentazione del weekend sportivo più importante dell’anno, dal 6 all’8 settembre, per spedire una cartolina al futuro, sancendo un cambio di rapporti tra l’impianto del 1922 e le prossime edizioni del Mondiale.
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Cambia il layout del paddock, con diverso posizionamento dei motorhome e un nuovo sovrappasso tra il paddock 2 e l’area parcheggio interna al rettifilo che porta in Parabolica.Il biglietto da visita della settimana del Gp è sempre lo stesso, ma sempre nuovo. Lirica di strumenti e immagini, colori e bianco e nero, per ricordarsi che entrare nel circuito significa entrare in un luogo di lunga memoria. Le parole di Niki Lauda sono la chiosa e risuonano all’apertura del sipario di un appuntamento che non è mai formalità o passerella.
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Angelo Sticchi Damiani, numero uno Aci, abbassa subito il pedale: «La storia straordinaria di questo circuito continua. Oggi lo possiamo dire e oggi scriveremo un capitolo importante. Noi oggi daremo continuità per quasi dieci anni a questo rapporto tra Aci e Sias e il Consorzio del Parco. Con una prodromica perché Aci possa firmare con Liberty, il rinnovo del contratto per altri 5 anni. Spero si firmi a breve, ancora qualche piccolo dettaglio c’è. Ma c’è la certezza o quasi che dall’altra parte si voglia firmare».
La staffetta tra Sias e Aci nella titolarità dei rapporti con la Formula 1 è l’occasione per rinsaldare la collaborazione tra enti comunali, Monza e Milano, Aci e il suo club milanese con Sias stessa, e Regione. Un clima che ci permette «di guardare con serenità al futuro», continua Sticchi.
«Da settimana prossima dobbiamo parlare del 2022, capire cosa fare in vista del Gp del centenario. Sistemata la parte giuridica e chiuso il contratto – ammette con scaramantica cautela – dovremo pensare a questo bellissimo impianto, che ha bisogno di essere ammodernato, per restare al passo con la sua storia e la sua immagine».
Una lettura la dà anche Geronimo La Russa, presidente Acm, suggerendo di continuare a puntare sui corsi di guida sicura e di utilizzare l’autodromo anche per incrementare la conoscenza e il corretto utilizzo di strumenti nuovi, come i monopattini elettrici. Atti concreti, cemento sulla leggerezza delle emozioni, amalgama di elementi che concorrono a creare qualcosa di unico.
«Ogni anno ho provato emozioni a sedermi a questo tavolo – commenta Dario Allevi – E quest’anno è effettivamente un anno particolare. Ci sono arrivato con un mio personale countdown, partito il 3 o 4 agosto. Quando ho ricevuto la telefonata del presidente Sticchi: “Quello che avevamo previsto di fare per fine anno, dovremo farlo adesso”, mi disse. Ebbene, con un importante gioco di squadra, abbiamo dato un orizzonte concreto al nostro impianto. La mia firma da presidente del Consorzio, insieme a quella del presidente Aci, è più di una firma. È qualcosa che blinda il nostro brand più importante».
Salone dell’auto, Atp 250 di tennis, altri grandi concerti: per Allevi, gli investimenti economici e di risorse per l’autodromo fanno parte di una visione. A cui si accompagna «l’idea che ho da 20 anni: quella di creare finalmente un museo dell’autodromo. Che potrebbe richiamare decine di migliaia di spettatori».