La Corte Federale d’Appello della Figc ha sospeso tutte le sanzioni a carico della Folgore Caratese e di Michele Criscitiello, presidente della società, adottate dopo la partita con il Club Milano. In virtù di questa sentenza, che mira a consentire da parte della procura federale l’effettuazione degli accertamenti del caso, la gara contro la Castellanzese, inserita nel programma della diciottesima giornata del campionato di serie D, girone B, si giocherà domenica 15 dicembre, dalle 14,30 e con ingresso gratuito, allo Sportitalia Village di via Dante Alighieri a Verano Brianza. Inizialmente per questa partita era stato scelto lo stadio Silvio Piola di Novara.
Calcio: l’inibizione era per un periodo di un anno e mezzo
Come noto, con il provvedimento disciplinare adottato a inizio dicembre, Michele Criscitiello non solo era stato inibito per un anno e mezzo dal giudice sportivo, ma aveva subito anche il «divieto di accedere agli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, in ambito Figc». Questo fino al 30 giugno 2025. Di fatto un provvedimento di Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive), poco comune nei provvedimenti del giudice sportivo.
Calcio: le motivazione dei provvedimenti che sono stati sospesi
Nel provvedimento era indicato Michele Criscitiello «per avere: al termine del primo tempo, fatto indebito ingresso sul terreno di gioco rivolgendo al direttore di gara espressione offensiva ed implicante denigrazione e discriminazione per motivi di razza. Il medesimo inseguiva l’ufficiale di gara fino all’ingresso nello spogliatoio arbitrale cercando di farlo cadere e rivolgendogli espressioni e gesti (3 pugni sulla porta) intimidatori; nel corso del secondo tempo, reiterato a più riprese le espressioni implicanti discriminazione razziale nei confronti dell’arbitro e di due calciatori avversari; al termine della gara, attinto con sputi alcuni calciatori avversari mentre abbandonavano il terreno di gioco ed in seguito rivolto espressioni offensive e discriminatorie nei confronti dei medesimi calciatori, innescando una violenta rissa tra i tesserati delle due società durante la quale il medesimo rivolgeva gesto intimidatorio all’indirizzo del direttore di gara. Si rendeva necessario l’intervento delle Forze dell’ordine. Infine, reiterava ulteriormente la condotta minacciosa, offensiva e discriminatoria nei confronti dell’arbitro per di più millantando indebite influenze e corruttela degli organi di giustizia sportiva». Ora, sospese le sanzioni, la palla torna al centro del campo.