L’inverno sarà «caldo» per quanto riguarda le vertenze aziendali. E anche l’inizio del 2025 non dovrebbe innescare cambiamenti di rotta verso mari più tranquilli. A lanciare segnali d’allarme è il comparto metalmeccanico brianzolo, 40mila addetti e una capacità, più volte dimostrata, di sapere uscire in tempi ragionevoli da fasi complicate. Ma questa volta potrebbe essere diverso. Anche un gigante dei semiconduttori come STMicroelectronics ha segnalato problemi.
Lavoro in crisi: St Microelectronics
Ad Agrate Brianza il Gruppo italofrancese ha un Centro di Ricerca e Sviluppo e un impianto manifatturiero, per un totale di 5.328 addetti. In pratica, è la più grande azienda di tutta la Brianza e ha dimostrato di poter competere con i grandi Gruppi internazionali.
«In un incontro – spiega Pietro Occhiuto, segretario generale Fiom Monza Brianza – la società ci ha manifestato forti criticità a livello mondiale. Il fatturato si è ridotto notevolmente». Il prossimo incontro è in calendario il 4 dicembre nella sede monzese di Assolombarda.
Lavoro in crisi: Edim Villasanta
In Brianza sono 10mila i lavoratori metalmeccanici impegnati nel settore automobilistico, comparto in difficoltà anche per il tormentato passaggio di testimone tra i motori endotermici e i propulsori elettrici. In questo ambito opera la Edim di Villasanta, messa in vendita dal Gruppo Bosch insieme al sito di Quero in provincia di Belluno. La proprietà, intanto, ha annunciato un pesante «taglio» occupazionale. Nella sede villasantese (300 dipendenti) e in quella bellunese (80), gli esuberi, sono, rispettivamente 120 e 40. Edim è una fonderia che realizza componenti per il settore auto.
«Di questi 160 esuberi – precisano in un comunicato Fim Fiom Uil Brianza – 40 sono lavoratrici e lavoratori somministrati». Le assemblee nei due impianti produttivi si sono svolte lunedì. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro al Ministero del Made in Italy e delle Attività Produttive e l’intervento dell’Unità di crisi della Regione Lombardia. Ma non è solo l’indotto dell’automotive a soffrire.
Lavoro in crisi: Peg Perego e Haier
Alla Peg Perego di Arcore, azienda che produce articoli per l’infanzia, gli esuberi dichiarati sono un centinaio. E gli ammortizzatori sociali stanno esaurendosi. Alla Haier di Brugherio, settore elettrodomestici, è stata avviata la procedura di licenziamento per 83 impiegati. «Purtroppo – ammette Occhiuto – non è solo il comparto auto ad accusare difficoltà. Serve una politica industriale attenta e mirata. Il Governo ci deve dire se questo Paese continuerà ad essere un Paese industriale o no. Anche per questo motivo noi e la Uil abbiamo proclamato lo sciopero generale del 29 novembre».