La crisi che ha colpito duramente anche la Brianza, stavolta non c’entra. Sì perché ad andarsene – licenziato “per motivi oggettivi” – è solo il sindacalista. Quello della Fiom Cgil. Con una lettera consegnatagli a mano la mattina, appena giunto sul lavoro, seguita dall’accompagnamento alla porta.
La vicenda è emersa a inizio settimana, quando proprio il sindacato dei lavoratori è salito sulle barricate.
Lesmo, protesta dei sindacati per il licenziamento di un delegato: succede alla Omv, le motivazioni della Cgil
“Nella giornata di ieri (lunedì 4 novembre, nda) Omv. Officine Metallurgiche Ventura Spa, con sede a Lesmo, ha comunicato il licenziamento (…) di Massimo Carcano, dipendente storico dell’azienda dal 1990 e attuale responsabile logistica, giustificando la scelta con una presunta riduzione delle attività aziendali e sostenendo l’impossibilità di ricollocare il lavoratore in altre mansioni”. La misura del licenziamento – precisano dal sindacato – è avvenuta “per motivo oggettivo ai sensi e per gli effetti dell’articolo 7”.
Carcano però non è soltanto un dipendente storico. È infatti anche il delegato della Fiom Monza e Brianza all’interno dell’azienda in questione. “È un rappresentante sindacale molto stimato – proseguono da Cgil – il cui contributo ha accompagnato la crescita dell’azienda negli ultimi decenni”. Un licenziamento, dunque, che arriva come un fulmine a ciel sereno, ma pare di capire non del tutto inaspettato a sentire i rappresentanti sindacali: “Il licenziamento – proseguono – arriva in un contesto di tensione e di scarsa trasparenza nelle relazioni sindacali”.
Il motivo principale sarebbe nel passaggio di Ventura al gruppo Eusider: “Negli ultimi mesi, le relazioni tra il management e le organizzazioni sindacali si sono deteriorate sensibilmente quando, per esempio, l’azienda ha trasferito arbitrariamente i dipendenti, trascurando le comunicazioni sindacali e imponendo cambiamenti in maniera unilaterale”.
Lesmo, protesta dei sindacati per il licenziamento di un delegato, assemblea e presidio
Scelte contro cui ora Cgil si sta opponendo. Martedì ha avuto luogo un’assemblea per discutere con i lavoratori della situazione, ma non solo. La battaglia si giocherà sul fronte, per così dire, tecnico: “Il licenziamento – spiegano ancora – è avvenuto tramite una semplice comunicazione. Ma la procedura di licenziamento di un delegato per motivo oggettivo prevede che l’azienda chieda all’organizzazione sindacale di appartenenza del lavoratore un nullaosta preventivo”. Cosa che, ribadiscono da Cgil, non è avvenuta.
“Chiediamo il reintegro immediato del lavoratore – concludono – perché è un licenziamento illegittimo e siamo pronti alla mobilitazione”. Nel frattempo i lavoratori hanno dato vita ad un presidio davanti i cancelli aziendali. Presidio cui è venuta a portare la propria vicinanza il sindaco di Lesmo, Sara Dossola.