A Muggiò Panem abbatte una parte dello stabilimento: “Così più funzionali”

La strategia Panem è "Decrescere per crescere" e da un pio di settimane la sta mettendo in pratica ridimensionando il proprio sito produttivo
I lavori di demolizione in via Pavia

Panem ridimensiona la propria sede. Sono iniziati, infatti, da un paio di settimane i lavori per l’abbattimento di un’ala dello storico stabilimento panificatore di via Pavia, dove invece si insedierà un altro marchio già presente nella zona industriale della città, che al contrario amplierà la propria sede. Si tratta di un’operazione che il management di Panem ha intavolato nell’ambito della strategia “Decrescere per crescere”, e che prevedeva appunto il ridimensionamento della sede, mantenendo Panem nella parte originaria dell’azienda: sono ormai lontani, infatti, i tempi in cui nell’azienda lavoravano trecento dipendenti.

La strategia Panem di Muggiò: “Decrescere per crescere”

Oggi invece gli spazi appaiono quantomeno sovradimensionati rispetto alle attuali esigenze di produzione, tanto che la cessione di questa ala dello stabilimento ha anche evitato un trasferimento di Panem in uno più piccolo e funzionale al nuovo progetto, a causa degli alti costi di gestione. Proprio per questo un paio di anni fa Panitalia – da circa tre anni la nuova proprietà di Panem legata ai mugnai di Molino Rachello – aveva addirittura raggiunto un accordo preliminare con Amazon per la cessione dell’intera sede agli americani poi però, complici anche le conseguenze della pandemia, è tutto tramontato.

L’interesse di Amazon per Panem prima della pandemia

Amazon, infatti, aveva mostrato interesse per l’acquisto del sito di via Pavia e, dopo una lunga e attenta analisi, aveva presentato un’offerta di acquisizione giudicata idonea alle aspettative, tanto che le due parti avevano anche siglato una sorta di pre-accordo per la cessione dell’intero sito produttivo ad Amazon, mentre Panem si sarebbe trasferita fuori da Muggiò. Nel frattempo, però, è arrivata la pandemia e, nonostante gli ottimi risultati in termini di fatturato che la situazione d’emergenza ha portato alla Panem, che oggi produce solo pane a lunga conservazione, il costo del trasferimento in un altro sito sarebbe stato troppo alto, senza contare i rischi legati all’eventuale danneggiamento dei forni durante il trasporto, che avrebbero comportato tempi di riparazione biblici, bloccando per mesi la produzione.

Panem: Panitalia ha optato per il ridimensionamento della sede di via Pavia

Nello stesso momento anche Amazon, facendo due conti post-pandemia, non si è dimostrata più così convinta dell’investimento, tanto che le due parti hanno optato per la risoluzione dell’accordo preliminare. A quel punto Panitalia ha deciso di virare su una soluzione alternativa: ridimensionare la propria sede, mantenendo Panem nella parte originaria dell’azienda, cedendo solo una parte del sito produttivo ad un’altra azienda di Muggiò.