La facciata di Villa Reale prende vita, tra suoni e colori, le geometrie si esaltano, la tridimensionalità si accentua, si viene catapultati in altri luoghi e altri tempi. Da venerdì 23 settembre al 2 ottobre Monza diventa capitale della luce con l’undicesima edizione del Kernel Festival prodotto da Areaodeon.
Un festival internazionale che dal 2011 ha dato la possibilità a centinaia di artisti di esibire le loro creazioni e produzioni in giro per l’Italia. Per Monza e la Villa Reale è un ritorno ed è anche un modo per capire quanto l’arte del videomapping in 3D sia crescita in questo decennio. Lo spettacolo sulla facciata del Piermarini è previsto a ciclo continuo con proiezioni dalle 20.30 (quindi 21.15, 22, 22.45, 23.30). Si assiste alla trasformazione della facciata dalla corte d’onore, immersi nei suoni prodotti da un impianto appositamente studiato per diffondere il suono nella corte.
Kernel Festival a Monza: dal 2010 a oggi in Villa reale
I 5mila metri quadri disegnati dal Piermarini sono stati riprodotti al computer e consegnati come una tela bianca ai gruppi di artisti che con immagini e suoni, hanno lavorata per renderla parte dello spettacolo. La proiezione parte con un ritorno alle origini e ripresenta la performance audiovisiva realizzata da AreaOdeon nel 2010 nell’ambito del laboratorio creativo “Creativi d’Impresa”. Il 23 settembre “Proiezioni future” è presentata in versione ridotta e rende omaggio alla villa con musiche settecentesche, finestre che si aprono su balli di corte, pranzi di gala. Il viaggio prosegue con un omaggio all’arte impressionista, all’Art Nouveau, fino alla Pop Art e all’Optical in un percorso che racchiude i due secoli d’arte a cui ha assistito la Reggia.
Si passa quindi al gruppo ungherese Maxin10sity, pluripremiato, con “iMagination”. Con loro ci si immerge in un mondo onirico, dove astratto e concreto si uniscono. Le tre facciate della Villa si fanno fluide, le colonne prendono vita e ci si ritrova perfino in un ambiente sottomarino. È un viaggio nel tempo quello proposto dal gruppo spagnolo di Onionlab con “Paradoxa”. Un ciclo temporale senza inizio né fine, un vortice di cambiamenti sulla facciata della villa che ci mostrano il passato, presente e futuro. Ingranaggi, combinazioni di numeri che tengono come punto focale la porta d’ ingresso. «Il nostro obiettivo- dicono i realizzatori- è che il pubblico si domandi come sia possibile modificare il nostro futuro in base alle azioni presenti».
Si chiude con il gruppo italiano Onda e Delumen con “Rise” che si apre con una risata che diventa di volta in volta pura gioia, ma anche sarcastica, inquieta e spettrale. Le immagini sulla facciata seguono gli stati d’animo e, come la risata è una reazione immediata, istintiva e fisica, così a ritmo serrato si muove la facciata della reggia che pare di stoffa, come un sipario che si apre e si chiude. «Vogliamo rappresentare- dicono gli artisti della luce- il cammino di una persona che si confronta con se stesso nel teatro più assurdo: la vita».
Kernel Festival: dal duomo alla Reggia, ma non è tutto
Se nell’ultima edizione il Kernel aveva avuto come centro la facciata del duomo appena restaura, oggi rende omaggio alla Reggia, ma si inoltra anche nella corte del liceo Nanni Valentini dove i ragazzi, con l’aiuto degli esperti di Areaodeon , hanno imparato a valorizzare le loro creazioni con la luce. Bella la zattera, in fondo al cortile, che invita alla relazione tra esseri umani. Chi sale deve cercare un equilibrio con l’altro.
Lasciata la Villa il percorso prosegue nei boschetti reali verso il centro: qui le fronde degli alberi illuminate rendono il percorso davvero suggestivo. Inquadrando un Qr code si può passeggiare sentendo la musica concepita per ogni luogo specifico. Si raggiunge infine l’Arengario dove è stato installato un Kids Cube, una scatola magica che mostra gli autoritratti di mille bambini delle scuole primarie di Monza e Seregno. L’installazione è un cubo di Led che gioca con le immagini, le mischia, intreccia i disegni, in un girotondo che parla di diversità e inclusione.