L’occasione è importante. Filippo Gorini, talentuoso pianista di Carate Brianza, è in semifinale al concorso internazionale “Beethoven” a Bonn. È l’unico italiano rimasto in gara, con i suoi vent’anni è il più giovane fra i 150 ammessi alla competizione e dei sei che sono arrivati alla stretta finale: giovedì 10 dicembre si gioca tutto. L’ultimo atto va in scena sabato 12 dicembre.
E oltre a quello che saprà fare al pianoforte, può puntare al premio speciale del pubblico per gli artisti più votati: la preferenza si può esprimere tra le 10 e le 20 circa sul sito ufficiale del concorso nella pagina delle votazioni (clicca qui).
Le semifinali si possono anche seguire in streaming qui (clicca).
Diplomato “cum laude” al conservatorio Donizetti di Bergamo nel 2014, Gorini ha già vinto il “Festival internazionale per giovani pianisti Heinrich Neuhaus” del Conservatorio di Mosca ed è considerato tra i più interessanti talenti della sua generazione. In curriculum una lunga serie di concerti nella Sala Grande del conservatorio di Mosca, alla Royal Academy of Music di Londra, nelle Sale Apollinee del Teatro “La Fenice” di Venezia, al Festival “Leoš Janácek” (Repubblica Ceca), Fazioli Pianoforti, Cremona Mondo Musica, a Palazzo Clerici a Milano, al Festival Stradivari di Cremona, al Teatro Sociale di Bergamo, alle Gallerie d’Italia a Vicenza, Milano e Napoli, al Teatro Due di Roma, al Museo Revoltella di Trieste, a Palazzo Costabili a Ferrara.
Tra i premi vinti, ed elencati sul suo sito ufficiale, emergono il “Città di Lissone”, un premio come “giovane promessa artistica” di Cremona Mondo Musica 2013 e un secondo premio (primo non assegnato) al concorso “Marco Bramanti”.
Nelle prime prove al concorso di Bonn si è cimentato con Bach nel round 1 e Shubert nel round 2. E con Beethoven. Il suo repertorio è ampio e spazia da Scarlatti fino a Rachmaninov e Stockhausen.