Il 18 marzo di undici anni fa i Ramones sono entrati ufficialmente nella Rock and roll hall of fame. Erano passati sei anni dal loro scioglimento, ne era passato uno dalla morte della sua icona Joey Ramone. Nei quasi trent’anni precedenti, a dispetto di vendite mai dal vertici di Billboard, i Ramones erano stati uno dei gruppi più rivoluzionari e influenti della storia del rock. E i padri, non esclusivi, del punk rock.
Un pezzo di storia della musica. E un pezzo di un pezzo di storia della musica domenica arriva a Desio, a parco Tittoni, sotto la regia dell’Honky tonky di Seregno: il concerto di CJ Ramone, l’ultimo bassista del gruppo di New York, quello che aveva preso il posto alla fine degli anni Ottanta di Dee Dee Ramone, uno dei fondatori. Per i meno abili e arruolati basta spedire nelle orecchie poche parole: hey, ho, let’s go. Ovvero Blitzkrieg bop, forse il pezzo più celebre della band.
CJ Ramone si chiama in realtà Christopher Joseph Ward, è nato a New York nell’ottobre del 1965 e come tutti gli altri componenti del gruppo ha preso il cognome d’arte che dà nome al gruppo. Torna in Italia dopo un tour brasiliano per tre date e l’unico concerto in Lombardia sarà a Desio (ingresso 15 euro) all’interno del Troublezine festival (che dura una sola sera, e se piove si va all’Honky di via Comina a Seregno per lo stesso programma che comprende Though e salva LA scena).
In Brianza si presenta con Jonny “Two Bags” e David Hidalgo, chitarrista e batterista dei Social Distortion, portando i brani del suo ultimo album “Reconquista”e il repertorio dei Ramones. Prima di essere un pezzo di un pezzo di quella storia «ha militato in band minori dove suonava già con altri membri dei Ramones, come nei The Ramainz dove suonavano Dee Dee e la moglie Barbara Zampini, oltre a Marky Ramone», ricorda la presentazione: poi altre collaborazioni con i Los Guasanos ed i Bad Chopper. Quando Dee Dee se ne andò per cercarsi un futuro da rapper (e poi morire di eroina nel 2002) i Ramones andarono a cercarlo: era nell’esercito, ma il richiamo del rock fu sufficiente per disertare, finire in galera, poi costruire la seconda e ultima giovinezza della band.
E per chi di punk non ne ha mai abbastanza, basta scaldarsi le orecchie ventiquattro ore prima, quando al parco Tittoni (via Lampugnani a Desio, parcotittoni.it) arrivano a dieci euro per l’Honky Tonky fest le Porno riviste, con Gerson e Kantina 27. Anche in questo caso, se butta male con il cielo, ci si ripara per lo stesso programma all’Honky di via Comina a Seregno.