La trasformazione dell’ex Esselunga di Vimercate in un centro di prima accogli3enza per migranti tiene banco eccome in città. Dopo la conferenza stampa del sindaco Francesco Cereda, che ha comunicato la decisione della Prefettura di Monza di destinare lo stabile di via Toti allo smistamento dei migranti non sono mancate le reazioni. Un gruppo di residenti del quartiere contrario a questa prospettiva ha già raccolto oltre 300 firme per rafforzare il proprio no fin da venerdì mattina al mercato. La questione però è anche politica e sulla vicenda si sono esposti Giovanni Sala e Luca Caprioli di Noi per Vimercate. “Innanzitutto condividiamo la preoccupazione dei cittadini, in particolare dei residenti del quartiere, per le conseguenze che questa scelta porterebbe con sé. Ovviamente ci auguriamo che il dado non sia tratto e siamo pronti ad ogni sforzo per modificare la scelta della Prefettura” hanno fatto sapere i due consiglieri di minoranza.
Vimercate: oltre 300 firme e la contrarietà di Noi per Vimercate
Per i due esponenti della civica di centrodestra si tratta di “una scelta che reputiamo assolutamente sbagliata per una serie di motivi: le condizioni dello stabile, il carattere residenziale del quartiere, la vicinanza al centro della città e ai luoghi della movida frequentati da giovani e giovanissimi. Siamo certi che nell’intera provincia di Monza e Brianza esistano luoghi più consoni per il fine di questo hub, nel rispetto dei migranti e dei cittadini. Luoghi in cui l’accoglienza possa essere decorosa e che non siano predisposti a diventare una bomba sociale”. Noi per Vimercate cerca anche il dialogo. “Siamo in costante contatto con le altre forze di minoranza ed opposizione del Consiglio Comunale e aperti al dialogo con le forze politiche della città per arrivare ad una soluzione giusta e condivisibile. Dialogando esiste la possibilità di trovare soluzioni migliori – ha concluso il gruppo di minoranza –. Condividiamo la contrarietà del sindaco, ma ci aspettiamo che alle parole segua l’impegno per evitare questa possibilità. Non abbiamo capito dalla conferenza stampa se il suo intento sia quello di fare tutto il possibile per evitare l’apertura dell’hub o assecondare, pur non condividendo, la scelta. Ci aspettiamo pertanto una posizione chiara”.