Alle 19 della vigilia di Natale papa Francesco ha aperto la Porta Santa a San Pietro dando inizio al Giubileo. Nella diocesi di Milano l’Anno santo si apre ufficialmente domenica.
Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te! #Natale #Giubileo2025 pic.twitter.com/lcfaKQIcBE
— Papa Francesco (@Pontifex_it) December 24, 2024
Via al Giubileo: alle 12 di domenica campane a festa nelle parrocchie, solenne rito alla Madonna delle Grazie di Monza e a Seveso
Il rito prevede due momenti. Alle 10 l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà la Liturgia della Parola nella basilica di Santo Stefano. Da qui partirà poi una processione che raggiungerà la cattedrale dove alle 11 ci sarà il solenne pontificale. Il pomeriggio di domenica 29 dicembre anche le chiese giubilari nelle zone pastorali della diocesi apriranno l’anno santo. A mezzogiorno tutte le 1100 parrocchie della diocesi suoneranno le campane a festa, annuncio dell’inizio del tempo di grazia. Poi nel pomeriggio le quindici chiese giubilari diocesane – tra cui il santuario della Madonna delle Grazie a Monza e quello di San Pietro da Verona a Seveso – celebreranno un solenne rito di inizio dell’anno santo.
L’appuntamento al santuario francescano delle Grazie è per le 16.30. A presiedere l’apertura dell’anno giubilare il vicario episcopale per la zona quinta, monsignor Michele Elli.
«L’indicazione che abbiamo ricevuto è quella di non limitarci alle sole confessioni e all’ottenimento dell’indulgenza – spiega frate Alberto Tosini, superiore della comunità francescana di Monza – ma di promuovere momenti simbolici di pellegrinaggio dello spirito».
Via al Giubileo: i simboli del Giubileo dedicato al tema della speranza
I fedeli che varcheranno i cancelli del santuario di via Montecassino troveranno all’ingresso le sagome di due pellegrini che indicheranno la via verso il santuario. Poi i simboli di questo giubileo che papa Francesco ha dedicato al tema della speranza: la croce e l’ancora. Sulla porta della chiesa i frati hanno sistemato la scritta “Tu sei la nostra speranza”, tratta da uno scritto di san Francesco. All’interno della chiesa ci sarà un libretto, redatto dai frati, per aiutare i fedeli nel loro pellegrinaggio spirituale che inizierà all’interno del presepe. Po i l’invito è quello di rivolgersi verso la cappella delle confessioni e terminare il pellegrinaggio davanti al Gesù bambino posto davanti all’altare. Il papa invita ogni pellegrino ad accompagnare il proprio cammino con un gesto di carità. I frati propongono di donare un’offerta per le necessità della Terra Santa. L’ultimo passaggio sarà l’accensione di un lume, «per passare dall’essere pellegrino di speranza a testimone di speranza», continua frate Alberto.
«Questo è l’itinerario che abbiamo pensato per accogliere i pellegrini che arriveranno al santuario – continua il padre guardiano – Terremo il presepe allestito fino a febbraio e poi modificheremo il pellegrinaggio simbolico introducendo momenti diversi a seconda del tempo liturgico che stiamo vivendo».
Via al Giubileo: nel duomo di Monza l’immagina celebrativa è l’Ancona della Vergine
Anche il duomo di Monza è chiesa giubilare, come le altre basiliche. Monsignor Marino Mosconi ha pensato a un’immagine celebrativa dell’anno santo che verrà consegnata ai fedeli che si accosteranno alla confessione. «Ho scelto l’Ancona della Vergine, il dipinto su stoffa del 1470 conservato nel Museo e tesoro del duomo – spiega – Si tratta del racconto per immagini della vita di Maria e ho scelto l’annuncio della morte di Maria fatto dall’arcangelo Michele che le annuncia la vita eterna, che è il tema giubilare della speranza, la vita che si apre all’eterno».