«Ho deciso di raccontare ciò che mi è successo, per invitare tutti a stare in guardia ed evitare che altri possano subire ciò che ho subito io». S.T., 80 anni appena compiuti, seregnese, comincia così a descrivere il furto con destrezza di cui è stato vittima martedì 29 agosto, alle 9,30 circa, e che lunedì 4 settembre ha poi denunciato alla locale stazione dei Carabinieri.
«Ero con la mia bicicletta in via Bottego -spiega- e mi stavo dirigendo verso la Corte del cotone. Sono stato affiancato da una macchina bianca con a bordo una donna bionda molto elegante, che mi ha salutato come se fossimo amici da sempre e mi ha chiesto notizie di mia moglie, aggiungendo che aveva appena cambiato casa.Non l’avevo riconosciuta ma mi sono accostato alla sua macchina per annotare il suo numero di telefono da dare a mia moglie».
«A questo punto – prosegue – sono entrato in uno stato confusionale e, quando mi sono ripreso, mi sono accorto che la donna se ne era andata e che mi erano apriti un anello in oro che avevo al dito, con le iniziali dei nomi dei mie due fratelli e del mio, ed una collanina sempre in oro con una croce del Santo Sepolcro, che avevo al collo. Il loro valore probabilmente era limitato, ma quello affettivo senza dubbio era enorme».
Tornato a casa, l’anziano ha vissuto momenti di sconforto: «Ho faticato anche a mettere la mia famiglia al corrente. Mi sono rivolto al mio medico, che dopo vari esami mi ha confermato che fisicamente sto bene, ma ora sono prostrato. Mi sono sentito per la prima volta in vita mia vulnerabile…».