Quattro milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda e per l’agricoltura. È la decisione annunciata al tavolo di coordinamento promosso e convocato da Regione Lombardia, rappresentata dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche, Massimo Sertori, e a cui hanno partecipato Terna, i regolatori del lago di Iseo e del lago di Como e del lago Maggiore, ANBI Lombardia e i rappresentanti di Enel, A2a ed Edison. I produttori idroelettrici da oggi aumentano i rilasci dell’acqua a supporto dell’agricoltura.
Siccità, Fontana: «Stato di emergenza per la Lombardia»
Nella mattina di giovedì il presidente lombardo Attilio Fontana non aveva escluso per la Lombardia la richiesta dello stato d’emergenza.
“Chiederemo sicuramente lo stato di emergenza – aveva detto parlando del tema siccità alla vigilia del tavolo di coordinamento – C’è già stata una richiesta a livello parlamentare della Lombardia. Penso sia una richiesta che andrà fatta congiuntamente perché è una situazione drammatica per la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna ma anche il Veneto“.
Siccità, l’assessore Sertori: «Scelta regionale di coordinare tutti gli attori coinvolti»
“Ringrazio per l’impegno assunto da tutte le parti – ha spiegato Massimo Sertori – in particolare dai produttori idroelettrici nell’incrementare la produzione che permetterà di rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda, e quasi un milione per il bacino dell’Oglio, per far fronte all’attuale situazione di crisi idrica dovuta al perdurare delle siccità e dall’assenza di piogge. Ringrazio anche l’impegno dei regolatori dei laghi a razionalizzare le erogazioni e a governare in maniera oculata la risorsa idrica”.
“L’obiettivo resta quello di garantire il più possibile l’irrigazione a valle e in pianura. In questa situazione drammatica, la scelta regionale di coordinare tutti gli attori coinvolti, avviata con il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana lo scorso marzo, continua ad essere la modalità più concreta per far fronte all’emergenza siccità”, conclude Massimo Sertori.