Seveso, l’assessore dorme in consiglio comunale

Roberta Miotto, deleghe alla cultura e allo sport, pizzicata con la testa appoggiata al tavolo della giunta. Il Pd: «Non ha dormito per sette ore, si è trattato di un momento di stanchezza che ha coinvolto un po’ tutti»
Seveso, l’assessore dorme in consiglio comunale

L’assessore, già nella bufera per un presunto conflitto di interessi “pizzicata” mentre dorme in consiglio comunale. Così appare l’assessore alla cultura e sport Roberta Miotto in una foto scattata durante la seduta di adozione del Pgt terminata la Vigilia di Natale. Ha la testa appoggiata sul banco del consiglio. «Questo è il rispetto che gli attuali amministratori hanno per le istituzioni e i cittadini» hanno tuonato i leghisti che hanno pubblicato la foto online.

«L’assessore non ha dormito per sette ore, s’è trattato di un momento di stanchezza che ha coinvolto un po’ tutti – la replica del Pd, il parti – La Lega ha, invece, girato la testa per anni sul problema Pgt». Intanto, però , intorno al cosiddetto “conflitto d’interessi” dell’assessore che è anche fondatrice e presidente dell’associazione culturale “Senza Confini”, pure il Partito democratico s’è schierato dalla parte dei sostenitori di tale incompatibilità.

«Riteniamo sia opportuno separare nettamente i due ruoli – scandiscono i democratici – quello amministrativo e quello di rappresentanza di un’associazione di volontariato. “Senza Confini” ha collaborato ottimamente anche con le precedenti giunte, di colore politico opposto, e spiace che questa associazione meritoria sia coinvolta in questo problema». Insomma «gli esponenti del Partito democratico che ricoprono ruoli politici hanno abbandonato i ruoli di presidenza nelle rispettive associazioni – evidenzia il comunicato – Ci aspettiamo, dunque, dopo averlo già richiesto, un comportamento analogo da parte dell’assessore Miotto».

Non è della stessa idea il sindaco Paolo Butti: «L’assessorato di Roberta Miotto non è in discussione, non ho mai visto un abuso di potere da parte sua e comunque la stessa associazione, “Senza Confini”, sta da tempo discutendo per darsi una gestione diversa»