La crisi di maggioranza di Seveso, o presunta tale, si arricchisce di un altro capitolo. Aperta dal rinvio del consiglio comunale di settimana scorsa, quello per l’approvazione del bilancio entro la fine del 2023 per poi ripartire da subito nel 2024 affidando le risorse e le capacità agli uffici, prosegue ora con una nuova convocazione, non per affrontare il tema del preventivo finanziario dell’ente.
Seveso: dopo il rinvio, tre punti all’ordine del giorno su richiesta di consiglieri comunali
Ma per mettere in approvazione tre punti all’ordine del giorno: la risposta a un’interrogazione di David Galli (lista d’opposizione Civica Allevi) sul permesso di costruire in via Tonale, la revisione periodica delle partecipazioni e la ricognizione della situazione gestionale dei servizi pubblici locali a rilevanza economica.
Apparentemente, ad eccezione del primo, si tratta di punti tecnici. A stonare però sono la modalità di convocazione, arrivata non d’ufficio ma su richiesta dei consiglieri comunali Ferruccio Ferro, Rocco Arcorio e Ingrid Pontiggia, tutti di Fratelli d’Italia, una delle componenti di maggioranza, insieme a Forza Italia, alla civica Viviamo Seveso e, naturalmente, alla Lega, della quale la sindaca Alessia Borroni è massima espressione. Il nuovo consiglio si terrà martedì 9 gennaio.
La settimana scorsa è stato detto che il motivo del rinvio del consiglio comunale del 21 dicembre era da imputarsi all’assenza di tanti consiglieri di maggioranza, ma ora arriva una nuova convocazione, peraltro su richieste dei consiglieri di maggioranza ma non di tutta la compagine, senza che però all’ordine del giorno siano inseriti punti di bilancio.
I soliti ben informati confermano che le acredini, o presunte tali, non siano strettamente correlate al documento di previsione finanziaria, quanto più alla revisione del Pgt, ma in ogni caso l’ulteriore rinvio della presentazione del bilancio rilancia ulteriormente le preoccupazioni.
Seveso: dopo il rinvio, le preoccupazioni del Pd
Preoccupazioni rese note anche dal gruppo di opposizione, in particolare dai consiglieri comunali del Partito Democratico Gianluigi Malerba e Anita Argiuolo: «Per la prima volta nella storia amministrativa del comune non si è adempiuto ai termini tassativi per la revisione periodica delle partecipazioni e la relativa ricognizione; di conseguenza il rischio, come da normativa, è quello di essere chiamati a pagare una sanzione amministrativa, che graverebbe sulle casse comunali. Questa è la conseguenza del rinvio del consiglio comunale del 21 dicembre per assenza della maggioranza, senza che i motivi siano stati resi noti. È un fatto grave e una responsabilità della maggioranza politica che guida la città. Chiediamo che venga posto rimedio al più presto».
Ed effettivamente così sarà, perché poche ore dopo la presa di posizione del Pd è arrivata la convocazione richiesta da Fratelli d’Italia. La seduta del 9 gennaio, oltre a sanare la problematica evidenziata, potrebbe essere il momento per vedere emergere eventuali disaccordi nella maggioranza di centrodestra.