Seregno, la Ztl diventa un caso: le modalità di comunicazione degli ingressi creano perplessità

Sotto la lente d'ingrandimento c'è la possibilità di continuare ad utilizzare la mail. Il sindaco Rossi rassicura, ma la gente lamenta difficoltà e complicazioni
L’ingresso alla Ztl della piazza Risorgimento

La zona a traffico limitato nel centro di Seregno sta diventando sempre più oggetto di una polemica sul territorio locale. Il motivo del contendere sono le modalità di comunicazione alla polizia locale degli accessi estemporanei, per ottenere un pass che eviti una sanzione. Nella seduta del consiglio comunale di mercoledì 27 settembre, il capogruppo leghista Giacinto Mariani aveva lamentato l’impossibilità da parte della popolazione di procedere con l’invio di una mail, fin lì sempre consentita, opzione soppiantata dall’esigenza di attivarsi attraverso lo sportello telematico. Una circostanza, quella della rinuncia alla mail, che era stata smentita qualche ora più tardi, giovedì 28 settembre, in una conferenza stampa a palazzo Landriani-Caponaghi dal comandante del corpo Giovanni Dongiovanni, che aveva spiegato che le comunicazioni con la posta elettronica erano sempre permesse, pur se il loro utilizzo appariva «minimale» e quindi non così significativo.

Ztl: la mail è indicata solo per le richieste di informazione

Il contenuto del messaggio automatico che riceve chi invia una mail

Nei giorni successivi, tuttavia, tanti cittadini che hanno inviato una mail all’ufficio Ztl si sono sentiti rispondere che lo strumento non era più utilizzabile. «Nelle ultime settimane -ci ha spiegato un lettoreho avuto la necessità di chiedere più permessi e la risposta che ho ricevuto è sempre stata questa. Ho anche ricordato l’affermazione del comandante, che era contenuta in un articolo apparso sul numero de “Il Cittadino di Monza e Brianza” in edicola sabato 30 settembre, e mi è stato domandato di allegare una copia del pezzo». Cosa che sabato 7 ottobre è stata regolarmente fatta. Al lettore poi il pass è stato concesso, ma non si può tacere che l’utente che oggi invia una mail riceva in risposta un messaggio automatico, che limita il ricorso alla posta elettronica alla sola necessità di richiesta di informazioni, mentre per il rilascio del pass temporaneo si è indirizzati allo sportello telematico oppure, in alternativa, è indispensabile recarsi al comando di via Umberto I, per la compilazione della modulistica cartacea.

Ztl: le rassicurazioni del sindaco Alberto Rossi

Il corso del popolo, cuore dell’area della Ztl

«Probabilmente -ha spiegato il sindaco Alberto Rossi, su nostra sollecitazione-, c’è qualcosa che dobbiamo migliorare a livello comunicativo. La prossima settimana, valuteremo se correggere il testo del messaggio automatico che riceve chi invia una mail per segnalare un ingresso. Preciso però che lo strumento della mail può ancora essere utilizzato e che nessuno di chi lo ha fatto fin qui, senza poi rivolgersi al comando per la compilazione del modulo cartaceo o ricorrere allo sportello telematico, è poi stato multato». Il primo cittadino ha quindi proseguito: «L’incentivazione all’utilizzo dello sportello telematico, al di là di un’esigenza normativa, nasce anche dal bisogno di garantire una tracciabilità alle richieste, che la semplice mail non assicurava. Spesso è capitato in questi anni che chi veniva multato lamentava di aver inviato una mail, che non risultava registrata. Sappiamo che lavorare nel campo della digitalizzazione comporta anche fatica e che c’è il rischio che qualcuno possa trovarsi in difficoltà, ma appunto la possibilità di recarsi al comando per la compilazione del modulo cartaceo ci sembra che da questo punto di vista possa garantire veramente tutti».

Ztl: l’impressione che qualcosa non abbia funzionato è palese

La polizia locale al lavoro sul territorio

L’impressione che, nella fase di modifica della procedura che è stata avviata, per implementare il ricorso allo sportello telematico, qualcosa sia sfuggito di mano all’amministrazione rimane comunque palese. Al di là dell’articolato intervento di Rossi, resta il fatto che il testo del messaggio automatico che ricevono gli utenti della mail e le richieste conseguenti dell’ufficio, dagli stessi testimoniate, confliggano con le affermazioni del comandante e dello stesso sindaco. Prendiamo atto che nessuno fin qui sia stato multato, per aver richiesto un pass via mail, senza poi passare in comando o utilizzare lo sportello telematico, ma ci chiediamo, se l’impatto della mail nel contesto era minimale, come sostenuto da Dongiovanni, quale necessità vi fosse di intraprendere un cambiamento che sta scontentando tanti, quando sarebbe bastato affiancare quella dello sportello telematico alle altre opzioni esistenti, esplicitandolo a dovere nell’informativa ai richiedenti.