Seregno: calci, pugni e morsi alla sorella e alla madre, arrestato un 38enne

L'uomo, rientrato a casa sotto gli effetti dell'alcol, sarebbe stato invitato dalle donne ad abbassare la voce e di tutta risposta avrebbe dato in escandescenza aggredendole
Tre denunce da parte dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Seregno, intervenuti dopo una chiamata al 112 da parte di una donna, nel cuore della notte di sabato 12 marzo, a Seregno, si sarebbero trovati davanti un uomo che, “con le mani ancora intrise di sangue, in evidente stato di ebbrezza alcolica“, stava uscendo dal portone della palazzina dalla quale era partita la richiesta di aiuto. L’uomo è stato prontamente fermato e passato in consegna a un’altra pattuglia nel frattempo sopraggiunta, mentre i militari si sono portati al terzo piano dove, all’interno di un appartamento completamente a soqquadro con porte, arredi e suppellettili danneggiate, hanno trovato due donne, profondamente scosse e turbate.

Seregno: aggredisce madre e sorella dopo essere rientrato a casa ubriaco

Si tratta di una 62enne e una 43enne, madre e sorella dell’uomo fermato sul portone, un 38enne, dalle quasi sarebbero state aggredite. L’uomo, rientrato a casa sotto gli effetti dell’alcol, sarebbe stato invitato dalle donne ad abbassare la voce e di tutta risposta avrebbe dato in escandescenza aggredendo con calci pugni e morsi prima la sorella e poi la madre intervenuta in soccorso della figlia. La 62enne, temendo il peggio, ha quindi chiesto l’aiuto dell’Arma: il 38enne, notato che la madre stava telefonando ai carabinieri, l’avrebbe nuovamente aggredita strappandole di mano il telefono e mandandolo in frantumi.

Seregno: il 38enne, incensurato, portato in carcere a Monza

Una volta in caserma le due donne hanno raccontato di presunti: “ripetuti episodi vessatori con una progressiva escalation che era degenerata negli ultimi mesi e che le aveva poste in un forte e persistente stato di ansia e terrore” spiegano dall’Arma. Aggressioni “spesso immotivate o funzionali a ottenere del denaro. La madre avrebbe anche nascosto un coltello che il figlio era solito portare con sé. Il 38enne, celibe, nullafacente, incensurato, dopo gli accertamenti del caso è stato arrestato e portato al carcere di Monza.