Arresti domiciliari per l’automobilista che la sera del 24 aprile si è reso protagonista di un lungo inseguimento mozzafiato con i carabinieri della Compagnia di Monza tra le strade di Vedano al Lambro, Biassono, Sovico e Macherio.
L’uomo, classe 1966, non si è fermato all’alt dei militari poiché aveva la patente scaduta da circa un anno ed era sprovvisto di assicurazione. Dopo una ventina di minuti l’automobilista è stato neutralizzato dalla pattuglia del nucleo operativo e radiomobile.
«A un certo punto – hanno raccontato gli operanti durante l’udienza – ha superato tutte le macchine a sinistra ed è scappato. Abbiamo intimato l’alt, ma non si è fermato. All’altezza di Biassono ha urtato lo specchietto di una macchina costretta a buttarsi a lato della carreggiata».
Davanti al giudice del tribunale di Monza, Giovanni Gerosa, l’arrestato, difeso dall’avvocato Cristiano Viale, ha ammesso le proprie responsabilità spiegando il gesto con la preoccupazione di incappare in grossi guai se fosse stato beccato con la patente scaduta e senza assicurazione. Il viceprocuratore onorario, Paola Suglia, ha richiesto la convalida dell’arresto e i domiciliari in attesa del processo che si svolgerà a fine maggio. Il giudice ha disposti i domiciliari, convalidando l’arresto.