L’annuncio è arrivato a Borsa chiusa e alle 17,37 di lunedì 24 novembre 2014: la fusione tra il gruppo Acsm-Agam con sede a Monza e tra Aeb-Gelsia di Seregno non si fa più. Ad annunciarlo è stata l’azienda di Monza e Como quotata in Borsa: «Pur confermando il proprio giudizio positivo circa la valenza industriale dell’operazione, Acsm Agam spa comunica che non sono state raggiunte valutazioni condivise tra i due gruppi per la definizione dell’operazione stessa. In giornata il titolo di Acsm Agam è stato quotato a 1,04 euro (-0,76%).
L’annuncio arriva dopo settimane di indiscrezioni e ipotesi che hanno accompagnato quello che tecnicamente era definito come un progetto di aggregazione per fare vita a una grande multiutility nel settore energetico capace di interessi che vanno dal gas allo smaltimento rifiuti, e forte di una realtà unitaria prossima ai mille dipendenti con un fatturato prossimo ai 600 milioni di euro.
Le ragioni dell’altolà all’operazione sono da ricercarsi nella «mancata condivisione delle valutazioni» tra la società di Monza presieduta da Roberto Colombo (a sinistra nella foto in alto), e il gruppo Aeb Gelsia, che vede ai vertici delle rispettive società Alessandro Boneschi e Francesco Giordano (a destra).
Acsm Agam ha anche comunicato che le «attività aventi a oggetto l’operazione di aggregazione industriale e societaria con il gruppo Aeb-Gelsia, allo stato ancora in fase valutativa, sono state interrotte. Non è possibile, allo stato, esprimere alcuna valutazione in ordine a una eventuale loro ripresa».