Rotonda alle “cinque frecce” di Besana: la parola al progettista

Più sicurezza stradale, rischio di incidentalità ridotto, meno code: ecco i benefici che porterà la realizzazione della nuova rotonda alle “cinque frecce” di Besana. Parola di progettista.
La zona del cantiere delle cinque frecce
La zona del cantiere delle cinque frecce

Il progetto da mezzo milione di euro per realizzare una rotatoria alle “cinque frecce” di Besana in Brianza garantirà più sicurezza stradale, rischio di incidentalità ridotto, meno code. Sono alcuni degli aspetti emersi lunedì, in una diretta Facebook attivata dal Comune per presentare la riqualificazione dell’intersezione Sp6 – vie Garibaldi – Kennedy – Emanuele II – Puccini. Presenti gli ingegneri Giuseppe Ciccarone e Roberto Vergani dello studio TRM Engineering, cui è stata affidata la progettazione.

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Il sindaco Emanuele Pozzoli ha ribadito che «questa è un’opera straordinaria per la nostra città. Cambierà significativamente la quotidianità di molti. Non dobbiamo aspettarci che risolva tutti i nostri problemi di viabilità. Ma tutte le simulazioni dicono che avremo percorsi più veloci anche nelle ore di punta». Lo ha confermato l’ingegner Ciccarone presentando alcune slides: allo stato di fatto l’incrocio presenta fenomeni di congestione soprattutto nelle ore di punta della mattina, con un perditempo complessivo di circa 68 secondi; con la proposta di modifica il livello di servizio migliora, con “riduzione complessiva del perditempo e riduzione dei fenomeni di accodamento”.

L’incoraggiamento non arriva solo dalla descrizione modellistica dell’impatto della rotatoria sul traffico. Anche analizzando le «geometrie stradali» si ottengono miglioramenti sulle criticità esistenti: «Percorsi pedonali regolarizzati, manovre verificate per tutti i tipi di mezzi, riduzione dei punti di conflitto tra veicoli, eliminazione della svolta a destra diretta da via Puccini, ottimizzazione delle reti impiantistiche». L’illuminazione sarà ottimizzata, uniformata e a led, con particolare segnalazione degli attraversamenti pedonali; ci sarà laminazione delle acque. Le fasi di cantiere – già aperto – prevedono dapprima la realizzazione delle opere esterne e, via via, la creazione del cuore del rondò.