Regione, l’ospedale San Gerardo sarà Irccs in “Medicina delle malattie rare”

La Giunta regionale ha dichiarato coerente e compatibile, con la programmazione sanitaria regionale, l’istanza dell’Asst di modificare in “Medicina delle malattie rare” l’area di riconoscimento della futura Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza.
Vaccini Letizia Moratti
Vaccini Letizia Moratti

A settembre 2020 la Giunta regionale aveva approvato la richiesta formale presentata dall’Asst di Monza per trasformare il San Gerardo in un Istituto di Ricerca e Cura di Carattere Scientifico (IRCCS). Oggi , su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha dichiarato coerente e compatibile, con la programmazione sanitaria regionale, l’istanza dell’Asst di modificare in “Medicina delle malattie rare” l’area di riconoscimento della futura Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza.

La Giunta ha dato mandato alla direzione generale Welfare di trasmettere al ministero della Salute il provvedimento e l’ulteriore documentazione tecnica per la prosecuzione dell’iter di riconoscimento.

La novità riguarda proprio l’ambito dell’attività assistenziale e di ricerca da parte dei soggetti che confluiranno nell’Irccs: l’ospedale San Gerardo, la Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma (Fmbbm) e la Fondazione Tettamanti.

“Il nuovo Irccs si occuperà infatti di ricerca e studio dei meccanismi biomolecolari e di sviluppo di terapie innovative in ambito preclinico e clinico delle malattie genetiche, sia all’esordio in età pediatrica che nell’adulto”, si legge in una nota.

Sono tutte patologie rare per le quali San Gerardo e Fmbbm fanno già parte delle Reti di riferimento europee (Ern), ovvero: malformazioni cranio facciali su base genetica, malattie ematologiche rare e disturbi del fegato, malattie metaboliche congenite e anche disfunzioni polmonari rare, renali, reumatologiche e oncologiche, sia dell’adulto che del bambino.

“Il potenziamento e l’alta specializzazione della ricerca – commenta l’assessore al Welfare, Moratti – attraverso innovazione tecnologica e team multidisciplinari e multisettoriali, sono elementi qualificanti che danno valore aggiunto alla nostra sanità, che è già di eccellenza. Un impegno che in questo caso se possibile, è ancora più significativo. L’attenzione infatti alle malattie rare è già fondamentale, perché spesso esse non ricevono delle risposte adeguate ai bisogni, proprio perché poco conosciute. Ma questa attenzione diventa ancora più rilevante di fronte a situazioni che coinvolgono i cittadini più piccoli: i nostri bambini. Portare al ministero della Salute dunque la richiesta presentata dall’Asst di Monza va in questa direzione, oltre a rispondere in un’ottica più ampia alla riorganizzazione della rete ospedaliera. Per una sanità quindi sempre più all’avanguardia e attenta alle dinamiche, con l’obiettivo chiaro di curare la persona prima ancora che la malattia”.